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16 quesiti trovati
Redditi di terreni e fabbricati
Con il recente di obbligo per i gestori di piattaforme affitti brevi di trattenere la tassazione minima del 21% sul compenso da inviare a coloro che si avvalgono di tali servizi, non capisco la ragione per cui tale imposizione fiscale sia calcolata sul corrispettivo composto dall'affitto dell'ospite, dalle commissioni della piattaforma (circa il 5% + Iva ) e da eventuali altre spere sostenute (pulizie + Iva). È corretto che la cedolare secca venga pagata anche su "guadagni" della piattaforma e sull'Iva?
Ho inquadrato la mia piccola e unica struttura come "alloggio turistico", e il dirigente del Comune nel quale ho fatto la pratica mi ha detto che non ho la possibilità di detrarre o dedurre alcunché delle spese che sostengo (commissioni siti web di intermediazione, utenze, mobilio, alimenti per la colazione, dotazioni eccetera), in quanto la mia è un'attività accessoria non imprenditoriale, e per la quale non ho neanche la partita Iva. Un mio conoscente, che esercita da qualche anno la stessa attività (a livello non imprenditoriale, senza partita Iva e inquadrandola però come "casa vacanze") mi dice che riesce a scalare tali spese. Vorrei, quindi, capire se c'è veramente questa differenza tra due tipologie così simili, che risulterebbero, però, soggette a regimi molto diversi.
Un'estetista in regime forfettario svolge la sua attività in un negozio concessole in comodato d’uso gratuito dalla mamma. Ora, non riuscendo a gestire le troppe clienti, vorrebbe affittare una parte (affitto cabina) a un’altra estetista anch’essa con partita Iva forfettaria. Il contratto di affitto cabina, dato che l’immobile è in comodato, dovrà essere stipulato tra la mamma e la partita Iva oppure può stipularlo anche direttamente la figlia (comodataria) con autorizzazione scritta rilasciata dalla mamma (comodante)? Mi sembra che l’agenzia delle Entrate ha specificato che in caso di immobili in comodato dati in affitto il reddito viene imputato al proprietario, quindi il contratto di affitto cabina andrebbe stipulato tra la mamma (proprietaria) e l'altra estetista. È corretto?
In caso di assegnazione agevolata di un bene immobile, la base imponibile, da indicare in fattura, può essere determinata facendo riferimento al costo di acquisto del bene al netto degli ammortamenti?
Un soggetto detiene in comproprietà con la compagna un immobile e quest'ultima, che ha la partita Iva, intende affittarlo con la formula delle locazioni brevi, gestendo l'attività nell'esercizio d'impresa. Si chiede se i redditi derivanti dalla locazione verranno imputati esclusivamente a lei o anche al contribuente comproprietario.
Si chiede se posso affittare con contratto di "locazione breve" tre appartamenti con la seguente modalità: - due appartamenti in montagna (nello stesso comune) come titolare di partita Iva (a forfait); - un appartamento al lago (quindi in un comune diverso da quello di montagna) come privato, applicando il regime della cedolare secca o la tassazione ordinaria (quadro RL). Oppure, una volta aperta la partita Iva con codice Ateco 55.20.51 (casa vacanze), indipendentemente dal numero degli appartamenti, c'è l'obbligo di assoggettare tutti i canoni di locazione al regime imprenditoriale (forfettario, ordinario eccetera)?
- Snc possiede fabbricato e area pertinenziale (unico mappale) dall'anno 2000; - anno 2008 rivalutazione del valore immobile (€ 268.000) e del terreno del sedime (mq 6100x120€ = € 732.000) = totale € 1.000.000. - anno 2017 - atto di trasformazione agevolata in società semplice; - anno 2023 - vendita del fabbricato e area pertinenziale per € 1.000.000. Considerato che l'area pertinenziale ha una edificabilità di mq 3000 e che verrà rogitato il fabbricato (D7 - unico mappale), in caso di accertamento la rivalutazione del terreno a € 120 al mq è costo fiscalmente riconosciuto come valore iniziale?
Un lavoratore dipendente, con reddito inferiore a 30mila euro annui, vuole avviare l'attività di locazione di immobili (codice Ateco 68.20.01 - Locazione immobiliare di beni propri o in leasing/affitto), relativa a immobili esclusivamente a uso abitativo, di cui due già di proprietà e altri da acquistare per immetterli nell'attività. Può fruire del regime forfettario per i canoni di locazione che saranno riscossi per i due immobili presenti nella sfera privata o è necessario trasferirli in quella imprenditoriale? Nell'ipotesi di passaggio alla sfera imprenditoriale, alla cessazione dell'attività, l'estromissione degli stessi, o degli immobili acquistati e immessi direttamente nell'attività, determina plusvalenza? Oppure vale la regola generale di non attribuire rilievo alle plusvalenze realizzate per effetto dell'alienazione di beni strumentali nel regime forfettario?
Un privato ha attualmente tre immobili affittati a uso ufficio. Qualora dia in affitto un quarto immobile, sempre a uso ufficio, acquisisce la qualifica di imprenditore, con la conseguente necessità di apertura della partita Iva, oppure può dichiarare i relativi redditi come privato?
Sono proprietario di una tettoia, un magazzino e una stalla, accatastati nelle classi C2 e C6 nel Catasto fabbricati. Questi immobili si trovano su un terreno agricolo oggetto di attività agricola da parte di un coltivatore diretto, dotato di partita Iva, che ha l'usufrutto sui miei terreni e gli immobili sono asserviti a tale attività con la funzione di rimessa per attrezzi agricoli e prodotti della raccolta. È possibile attribuire il requisito di ruralità a questi immobili senza trasformare la classe in D10 (fabbricati rurali), non avendo io una partita Iva aperta in qualità di coltivatore diretto o imprenditore agricolo?
Sono proprietario di cinque appartamenti, di cui due dati in comodato d’uso a mia moglie, che li affitta a turisti in forma imprenditoriale. Gli altri tre sono locati direttamente da me, in regime di cedolare secca, per brevi periodi.Posso essere considerato imprenditore in base alla legge di Bilancio per il 2021 (legge 178/2020), che prevede l’obbligo della partita Iva per chi effettua locazioni brevi per più di quattro appartamenti?
Una persona fisica svolge nell'abitazione di proprietà un'attività di locazioni brevi non professionale per cui non è prevista l'iscrizione alla camera di commercio né l'apertura di una partita Iva, e fornisce anche la prima colazione inclusa nel prezzo. Può applicare la cedolare secca nella misura prevista dalla legge (21% sugli incassi al netto della tassa di soggiorno) oppure è necessario applicare un'altra forma di tassazione? Se la persona, pur non avendo i requisiti, si limitasse a pagare la cedolare al 21% a quali sanzioni sarebbe assoggettata?
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