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3161 quesiti trovati
Previdenza e pensioni
Mi hanno detto che per percepire l'importo pieno di pensione prevista si deve aver versato contributi per almeno 30 ore lavorative a settimana durante gli anni di lavoro. A tal proposito mi chiedevo, ragionando su un calcolo ipotetico, se una persona per andare in pensione deve lavorare 42 anni e ha fatto 21 anni a tempo pieno (40 ore settimanali) e 21 anni part time (20 ore settimanali) quando sarà il momento della pensione si farà una media ( quindi 30 ore settimanali per 42 anni) o come viene calcolato l'importo?
Lavoro autonomo e partite Iva
Si chiede se è corretto che un libero professionista, iscritto alla gestione separata, il quale decide di svolgere contemporaneamente attività d'impresa con la stessa partita Iva, debba iscriversi anche alla gestione commercianti. Inoltre, si chiede se i versamenti delle due gestioni possono cumularsi al fine dei requisiti per ottenere successivamente una pensione unica.
Una ex insegnante in pensione apre una partita Iva per la coltivazione di agrumi nel 2016. Dato che di fatto non è mai riuscita ad avviare in pieno l'attività (non ha avuto mai dipendenti e mai dei veri e propri clienti), nel marzo 2022 ha chiuso la partita Iva. Nel frattempo l'Inps, mediante avviso di cartelle, ha provveduto a chiedere i contributi previdenziali Ivs dei coltivatori diretti per il periodo 2016-2022. Tenuto conto che la signora è in pensione da almeno 15 anni, che non c'è stato fatturato di vendita di prodotti agricoli, che ogni anno ha dichiarato un totale di redditi dominicali pari a 629 euro e redditi agrari per 298 euro, e che oltre al reddito di pensione, ha dichiarato redditi diversi (collaborazioni occasionali derivanti dall'esercizio di attività di docente per i doposcuola) per un importo inferiore a mille euro euro lordi, è corretto che l'Inps pretenda il pagamento di tali contributi previdenziali?
Rapporto di lavoro privato
Mio figlio, nel periodo di prova finalizzato all'assunzione con contratto a tempo indeterminato nel settore che applica il Ccnl Confimi (Confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata) del 22 luglio 2016, si è assentato otto giorni per malattia. Ha inviato il certificato medico all'Inps e al datore di lavoro, ma il periodo di malattia non è stato pagato dalla ditta. È corretto il comportamento della ditta o mio figlio aveva diritto al pagamento dei giorni di malattia?
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, previsto per quest'anno dalla circolare Inps 21 del 25 gennaio 2024, si applica a tutte le tipologie di reddito di lavoro dipendente e assimilato, inclusi i compensi delle collaborazioni coordinate e continuative con iscrizione alla gestione separata Inps?
Il portiere di uno stabile può pretendere dal datore di lavoro il pagamento delle festività soppresse non godute, o è facoltà del datore di lavoro scegliere tra pagarle o fargliele godere nell'anno stesso di riferimento?
Sono in pensione dal primo gennaio 2024 e mi chiedevo se posso chiedere spiegazioni all'Inps su come è stato calcolato tale importo o in alternativa quale altro istituto o ente possa essermi di aiuto.
Il datore di lavoro può inviare la certificazione unica all'indirizzo mail dei dipendenti? L'invio tramite mail vale come prova di consegna obbligatoria della Cu al dipendente?
Isee e sussidi
Una coppia di genitori, non coniugati e non conviventi, dipendenti della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) e residenti in Italia, ha diritto all'assegno unico universale per il figlio minorenne?
Il riscatto di un ordinario corso di laurea di cinque anni (terminato ad aprile 1996) può essere utilizzato per anticipare la pensione dai 64 ai 59 anni a un lavoratore iscritto ininterrottamente dal 1997 alla gestione separata (come amministratore di Srl), oppure serve solo per la determinazione del montante contributivo, in quanto mi sembra di capire che ante 1996 non si possono riscattare corsi di laurea?
Nel Ccnl del Turismo Confcommercio, come ci si comporta con le festività cadenti di sabato, nel corso delle quali gli addetti non lavorano? Viene riconosciuta comunque una maggiorazione? In caso di risposta positiva, in quale misura? Essa verrebbe corrisposta sia agli operai che agli impiegati?
Un architetto ha disposto il bonifico per il pagamento dei contributi 2023 Inarcassa il 30 dicembre 2023, e l’addebito in conto è avvenuto il 2 gennaio 2024. I contributi pagati sono deducibili nella dichiarazione dei redditi 2024 (relativa ai redditi 2023) o in quella del 2025 (periodo 2024)? Si chiede, in sostanza, se il chiarimento dell’agenzia delle Entrate sul rapporto tra bonifici bancari e principio di cassa vale anche per gli oneri deducibili. Nell’esempio, l’onere sarebbe deducibile nella dichiarazione 2024, indipendentemente dal fatto che l’Inarcassa certifichi il versamento nel 2024.
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