Ambiente e sicurezza
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189 quesiti trovati
Neanche la cenere va gettata dai finestrini delle vetture
Il Dl 116/2025, entrato in vigore il 9 agosto 2025 e convertito in legge 147/2025, ha inasprito le sanzioni ambientali, compreso il lancio di rifiuti di piccolissime dimensioni (come i mozziconi di sigarette) dai veicoli in movimento. Rientra in questa fattispecie anche la cenere buttata dai fumatori fuori dal finestrino?
Il «rischio interferenze» è gestito tramite i Duvri
Se un cantiere edile, all'interno di un'attività produttiva aziendale, rischia di interferire con le lavorazioni aziendali proprie del committente, o con quelle di eventuali ditte esterne rispetto al cantiere (per esempio, una ditta di manutenzioni che deve eseguire lavori di cablaggio di una macchina), quale documento è più idoneo per la gestione delle interferenze? In base all'articolo 298, recante «Principio di specialità», e all'articolo 97, recante «Obblighi del datore di lavoro dell'impresa affidataria», del Dlgs 81/2008, è corretto ritenere che il Psc (piano di sicurezza e coordinamento) debba integrare tutte le misure di sicurezza, considerando potenziali interferenze anche di ditte esterne rispetto al cantiere? A mio parere il Psc deve considerare solamente le possibili interferenze rispetto al proprio cantiere e non (in astratto) anche tutte le interferenze che non hanno attinenza con il cantiere.
Conferimento di «inerti» in centri di vendita materiali
Può un trasportatore conto terzi, iscritto all'Albo nazionale gestori ambientali nella categoria 4, classe F, raccogliere i rifiuti inerti prodotti nei cantieri e conferirli con formulario nei centri di vendita materiali per l'edilizia, che sono considerati dalla normativa ambientale centri preliminari alla raccolta (Cpr), a prescindere dall’acquisto di materiali edili nuovi?
Gli obblighi per smaltire fotocopiatrici e toner esausti
Una Srl, con cinque dipendenti, si occupa di noleggio e vendita di fotocopiatrici. L'azienda ritira dai clienti fotocopiatrici usate da rottamare, che deposita nel proprio magazzino e che periodicamente vengono ritirate da una ditta specializzata in smaltimento. Si chiede se esiste l'obbligo, per la Srl, di registrarsi e/o iscriversi al Rentri (Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti), se è sufficiente conservare il formulario rifiuti che compila la ditta di smaltimento, con i codici 160214 e 080318 per i toner esausti, e se vi sono altri obblighi da osservare.
Cer, così il privato «traccia» gli aiuti Pnrr e le spese
Una persona fisica intende installare un impianto fotovoltaico aderendo a una Cer (Comunità energetica rinnovabile) e fruendo del contributo a fondo perduto del 40 per cento. Il decreto del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica del 7 dicembre 2023, n. 414 (cosiddetto decreto Cacer-Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell'energia rinnovabile) e Tiad (Testo Integrato dell’autoconsumo diffuso) recante «Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo Pnrr», pubblicato sul sito del Gestore dei servizi energetici, prevede al punto 12 «Obblighi del soggetto beneficiario» l'adozione di un sistema di contabilità separata per tutte le transazioni relative alla proposta progettuale per garantire la tracciabilità dell'utilizzo delle risorse del Pnrr. A tal proposito si chiede - posto che il privato opera quale consumatore privo di partita Iva e privo di contabilità - quali adempimenti/accorgimenti debbano essere adottati dal privato al fine di soddisfare i citati obblighi.
I rifiuti speciali da indicare nel registro carico e scarico
Svolgiamo un'attività di commercio di materiale edile, con quattro dipendenti. Produciamo sia rifiuti urbani, che vengono smaltiti tramite il servizio di raccolta urbana, sia rifiuti speciali non pericolosi: questi ultimi vengono conferiti a un'azienda privata, che si occupa del trasporto e del recupero/smaltimento. Saltuariamente produciamo rifiuti speciali pericolosi, conferiti alla stessa azienda. Nel registro di carico e scarico, che siamo obbligati a tenere, indichiamo solo il carico e lo scarico dei rifiuti speciali pericolosi. È corretto? O dobbiamo indicare anche i rifiuti speciali non pericolosi?
Il controllo della sicurezza da parte del dirigente pubblico
Sono un dirigente pubblico, “datore di lavoro” di cinque uffici dislocati in cinque capoluoghi di provincia. La mia sede di servizio dista fino a 200 km dalle altre sedi. Ho nominato - per ogni singolo ufficio - tutte le figure professionali previste dal Dlgs 81/2008. Produco mensilmente un ordine di servizio con il quale invito i dirigenti per la sicurezza e i preposti (articolo 2, comma 1, del Dlgs 81/2008) a effettuare continuativamente, nelle proprie sedi, controlli finalizzati a individuare difformità rispetto alle disposizioni del Dlgs 81/2008, con obbligo di immediata comunicazione delle medesime, affinché io possa intervenire tempestivamente per risolverle. Quali iniziative posso prendere nel caso in cui - a seguito di un’ispezione Asp (Azienda sanitaria provinciale) o Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro) negli uffici dove non ho sede di servizio - vengano rilevate difformità rispetto alle disposizioni del Dlgs 81/2008 e, conseguentemente, mi vengano contestate multe e contravvenzioni in quanto "datore di lavoro"?
Sicurezza e formazione in caso di lavori occasionali
Mia figlia svolge lavoro occasionale per la pulizia delle parti comuni di un grosso edificio. Considerato che utilizza prodotti chimici, come disinfettanti e detergenti, volevo sapere a chi spetta la valutazione del rischio chimico e a chi compete fornire la formazione specifica sui rischi legati all’uso di questi prodotti e sulle misure di sicurezza da adottare. Chiedo chiarimenti anche alla luce del fatto che, come riportato nel materiale informativo, la valutazione del rischio chimico è un processo essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli addetti alle pulizie.
End of waste, i rifiuti non sono gestiti in conto lavorazione
Un impianto autorizzato ex articolo 208 del Dlgs 152/2006 per il trattamento di rifiuti, può effettuare l'attività di trattamento in conto lavoro e fatturare il solo costo della lavorazione? L'impianto riceve il rifiuto con documento di trasporto più formulario, effettua la lavorazione di trattamento (selezione cernita, macinatura) e rende il rifiuto trattato, ora diventato prodotto Eow (end of waste, ossia rifiuto che cessa di essere tale, per mezzo di procedure di recupero, e diventa prodotto), fatturando il solo costo della lavorazione. Tale procedura è ammissibile?
Fondazione per una Cer, adempimenti e regime fiscale
Si intende costituire una fondazione di partecipazione, avente come obiettivo la gestione di una comunità di energia rinnovabile (Cer). La fondazione non verrà iscritta nel Registro unico nazionale del terzo settore (Runts), in quanto non costituita nella forma di ente del terzo settore (Ets). Considerati i tempi necessari per l’avvio del progetto, nel primo anno di attività non si prevede il realizzo di ricavi. Si chiede se la fondazione è tenuta alla presentazione del modello Eas (Enti associativi) e se, a fronte del realizzo dei primi ricavi, sarà in ogni caso tenuta all’apertura della partita Iva. Infine, i ricavi di tale ente sono soggetti alle imposte dirette?
Portieri, non va valutato lo stress lavoro correlato
Alla luce del nuovo modulo Inail per l’integrazione della valutazione del rischio da stress lavoro correlato, si chiede se anche per i portieri di condominio, lavoratori spesso soli e soggetti a carichi psicosociali specifici, l’amministratore condominiale, in qualità di datore di lavoro, debba procedere con l’aggiornamento del Dvr (documento di valutazione dei rischi) includendo tale rischio, e, se sì, in quale misura il nuovo strumento Inail possa essere applicato in questo contesto.
L'attività solo extra cantiere non impone la patente a crediti
Vorrei sapere se un muratore artigiano che opera con il codice Ateco 433901, che svolge solo piccoli lavori al di fuori di cantieri, è tenuto richiedere la patente a crediti/punti.





