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13 quesiti trovati
Bonus edilizi
Un contribuente persona fisica ha acquisito dalla figlia dei crediti per bonus 50% maturati nel 2021. Visto che non sono stati utilizzati neanche quest'anno e sono presenti nel cassetto fiscale, è ancora possibile cederli a terzi oppure rientrano nel blocco delle cessioni previsto dal Dl 39/2024?
Per l'acquisto di un condizionatore a uso residenziale e portato in detrazione nel modello 730 come bonus mobili (nella misura del 50% in 10 anni), in presenza di un intervento di manutenzione straordinaria effettuato nello anno e sullo stesso immobile (con detrazione 50% della spesa ex articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986), è obbligatoria la comunicazione all'Enea? Se tale comunicazione non è stata fatta o è stata inviata oltre i 90 giorni, c'è il rischio di perdere la detrazione?
Iva
Sono il titolare di una cartolibreria e il mio fatturato deriva per oltre il 70% dalla vendita di libri (in regime monofase ex articolo 74, Dpr 633/1972). Per i pagamenti tramite Pos emetto lo scontrino digitando sul registratore di cassa "pagamento elettronico". Nel caso di pagamenti anticipati ricevuti tramite bonifico, al momento del ritiro della merce (quasi sempre libri) che cosa devo digitare come tipologia di pagamento per l’emissione dello scontrino? Contanti o pagamento elettronico Pos? È evidente che digitando pagamento Pos si verificherà una discordanza fra importi complessivi dei pagamenti giornalieri effettuati tramite terminale e comunicati dal gestore all'agenzia delle Entrate e i corrispettivi giornalieri degli incassi inviati telematicamente. Un altro tipo di problema si verifica quando un cliente che effettua un ordine di libri paga un acconto con Pos e poi, nel momento del ritiro della merce, effettua un pagamento a saldo sempre con Pos. Lo scontrino emesso sarà totalmente con pagamento elettronico Pos ma anche in questo caso non vi sarà rispondenza tra corrispettivi giornalieri e pagamenti Pos della giornata.
Nel condominio che amministro, vi è la contemporanea presenza di lavori edili su parti comuni e di lavori per il rifacimento di alcuni balconi di proprietà esclusiva dei singoli condòmini. Il contratto di appalto e la Cila (comunicazione inizio lavori asseverata) sono intestati al condominio. Il pagamento dei lavori sui balconi privati deve transitare dal conto corrente condominiale? In caso di risposta positiva, in che modo l'amministratore - l'anno prossimo - certificherà la spesa sostenuta dal privato, nella comunicazione da inviare all'agenzia delle Entrate, non trattandosi di parti comuni? Oppure sarebbe corretto che la ditta esecutrice dei lavori emetta fattura al singolo condomino, il quale provvede al pagamento, con bonifico "parlante", dal suo conto corrente?
La nuova versione dell'articolo 10-ter del Dlgs 74/2000, in vigore dal 29 giugno 2024, prevede che si commette reato se non viene versata l'Iva per un ammontare superiore a 250mila euro entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione. Questa norma è retroattiva? Essa si applica anche alla dichiarazione Iva 2023 presentata entro aprile 2024?
Un soggetto passivo Iva italiano ha sottoscritto un accordo, con una piattaforma online danese, per la vendita ai consumatori finali dei suoi prodotti. A seguito di una rendicontazione periodica, la piattaforma emette fattura indicando sé stessa come "customer", con partita Iva danese, e il soggetto passivo Iva italiano come "seller". In altri termini, la piattaforma emette fattura per conto del soggetto passivo Iva italiano (fornitore). La fattura è cartacea, e reca l'indicazione che si tratta di operazione esente Iva, disciplinata dall'articolo 146 della direttiva 2006/112/CE. Quali sono gli adempimenti Iva da porre in essere affinché il documento transiti per il Sistema di interscambio?
Nel 2022, un contribuente ha effettuato due differenti interventi riguardanti la propria abitazione: sostituzione di una doppia persiana con una di materiale e caratteristiche differenti (con detrazione al 50 per cento) e installazione di pannelli solari fotovoltaici (anche in questo caso, con detrazione al 50 per cento). Essendo i due interventi autonomi, il soggetto in questione può fruire di un doppio bonus mobili? Si specifica che gli acquisti dei mobili sono stati effettuati in parte nel 2022 e in parte nel 2023.
Sono proprietario, con mia moglie, di una porzione di un fabbricato acquistato nel 2004 e ristrutturato nel 2005. Nel 2024 ho acquistato la restante parte (due appartamenti) del fabbricato, sulla quale ho iniziato le pratiche per la ristrutturazione, ma nei rilievi sul posto è emersa una difformità sulla porzione di fabbricato che avevo acquistato nel 2004. Dovrò quindi presentare una doppia Scia (segnalazione certificata di inizio attività); in tal modo l’intervento di ristrutturazione previsto sulla porzione acquistata nel 2024 verrebbe suddiviso in due parti: una compresa nell’ambito dell’autorizzazione sismica in sanatoria (pratica 1), l’altra come intervento locale per opere strutturali minori (pratica 2), allo scopo di finire di realizzare quanto espresso nel progetto. Entrambe le pratiche sismiche sono “contenute” nell’ambito della stessa Scia, che avrà la doppia valenza di Scia in sanatoria e Scia per ristrutturazione. Dato che i lavori sono da svolgere sulla porzione acquistata nel 2024 e priva di difformità, potrò beneficiare delle detrazioni fiscali previste (ecobonus, sismabonus, riqualificazione edilizia)?
Una madre di quattro figli era titolare della detrazione Irpef derivante dalla ristrutturazione di un immobile detenuto in proprietà. A marzo 2024, alla morte della madre, i quattro figli ereditano l’immobile, che detengono direttamente e materialmente, tenendolo a disposizione. Prossimamente, l’immobile sarà frazionato in due distinte unità immobiliari: una sarà venduta a terzi e l’altra sarà venduta a uno degli eredi, che procederà alla fusione con la sua attuale abitazione principale. Chi, e in quale misura, potrà mantenere la titolarità della detrazione Irpef?
Un’azienda agricola florovivaistica realizza giardini con la piantumazione di alberi e arbusti, e con la semina del prato. All’atto della fatturazione, affinché il committente benefici del bonus verde, è obbligatorio riportare sulla fattura una qualche dicitura che attesti tale agevolazione, oppure l’indicazione è facoltativa per l’azienda? Se vi è l’obbligo di indicare il beneficio del bonus, qual è l’esatta dicitura da riportare sulla fattura, fermo restando l'obbligo del pagamento con modalità tracciabili? La “responsabilità” del godimento/diritto (o meno) del beneficio del bonus verde è in capo all’azienda o al committente?
Una farmacia, in contabilità semplificata, opta per il regime delle operazioni registrate. Mensilmente, viene predisposta la distinta per l'Asl, relativa alle prestazioni/vendite del mese soggette a ricetta. Ai fini Iva, la liquidazione avviene solo nel mese successivo, quando l'Asl materialmente paga la distinta. Come deve avvenire l'imputazione temporale dei ricavi avendo optato per il sistema, ex articolo 18, comma 5, del Dpr 600/1973? Occorre considerare la data di registrazione mensile della distinta (per esempio, 31 dicembre 2024, per le ricette di dicembre), oppure quella di liquidazione ai fini Iva (per esempio, 16 gennaio 2025, data di pagamento da parte dell'Asl della distinta stessa, che, peraltro, coincide con la data di emissione del corrispettivo telematico da parte della farmacia)?
Una persona fisica, residente in Italia, apre, in Svizzera, una posizione Iva per esercitare l'attività di infermiere in case di cura. L'attività verrà svolta esclusivamente nel Paese elvetico. Occorre aprire la posizione Iva anche in Italia, come contribuente forfettario (ricorrendone i presupposti), e fatturare le operazioni extraterritoriali?