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1979 quesiti trovati
Previdenza e pensioni
Il 1° settembre 2001, come dipendente autoferrotranviere, ho aderito alla previdenza complementare, con l'iscrizione al fondo Priamo. Il 1° ottobre 2008 sono stato assunto nella pubblica amministrazione e, perdendo i requisiti per partecipare al fondo citato, ho trasferito l'intera posizione da Priamo a un fondo aperto, per incrementarla annualmente di 5.150 euro fino al 2013 e, successivamente, di tremila euro. Nel 2013 - con l'inizio della previdenza complementare per i dipendenti pubblici - ho aderito anche al fondo Perseo, versando tutto il trattamento di fine rapporto e la somma annua di 2.150 euro. Il 30 novembre 2025 raggiungerò i requisiti per la pensione anticipata, con un montante accumulato nel fondo pensione aperto di circa 73mila euro e nel fondo Perseo di circa 46mila euro. Per sfruttare al massimo il vantaggio fiscale, trasferirò l’intero montante maturato in Perseo nel fondo aperto, per poi chiedere l'erogazione della rendita integrativa temporanea anticipata (Rita). Quale aliquota fiscale verrà applicata alla Rita? Per il computo dell'anzianità, considerato che non ho mai esercitato alcuna opzione di riscatto, ma solo di trasferimento, verrà presa in considerazione la data di iscrizione alla previdenza complementare (1° settembre 2001) oppure varrà quella di iscrizione al fondo aperto (1° ottobre 2008)?
Alla morte di mia mamma, la badante aveva maturato 42 giorni di ferie, che le ho corrisposto nell'ultima busta paga; al momento del pagamento dei contributi, non sono però riuscita a calcolare e pagare, attraverso il portale dei pagamenti, i contributi dovuti per le ore relative a quei giorni di ferie non goduti. Sulla base di quanto comunicato dall'Inps, per la determinazione dell'importo da versare avrei dovuto aumentare il numero delle ore lavorate nel trimestre di quello relativo alle ferie non godute, ma il programma di calcolo automatico non accetta quel totale di ore, in quanto troppo alto. Come devo comportarmi?
I versamenti effettuati nel fondo pensione integrativo dal datore di lavoro (comprensivi della quota a mio carico e della quota di sua competenza) eccedono la soglia deducibile di 5.164,57 euro. Vorrei sapere se tali importi oltre soglia possono essere dichiarati al fondo pensione a titolo di reintegro di un'anticipazione richiesta negli anni precedenti per l'acquisto della prima casa, in modo da beneficiare del relativo credito d'imposta.
Sono un pensionato di vecchiaia Inps e percepisco anche la quattordicesima mensilità. Devo inoltrare il modello Red all'Inps dichiarando anche i redditi costituiti da interessi dei titoli di Stato, obbligazioni eccetera? Eventualmente, questi cespiti si sommano alla pensione e possono compromettere la corresponsione della quattrodicesima mensilità? Preciso che dichiaro i redditi presentando il modello 730.
Sono dipendente pubblico dal 1996 e ho aderito alla previdenza complementare nel 2001, iscrivendomi al fondo chiuso previsto dalla contrattazione collettiva della mia Regione. Prima di chiedere la Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata) ho provato a chiedere se vi è la possibilità di versare il Tfr (e Tfs) pregresso, e/o quello accumulato nell'ente, nel fondo pensione per avere una tassazione più favorevole (15% e relative riduzioni annue dello 0,3 per cento). Il datore di lavoro sarebbe disponibile ma mi hanno detto che non è possibile. Vorrei sapere se effettivamente è così.
La normativa sulla previdenza complementare prevede che se la data di iscrizione é anteriore al 1° gennaio 2007, gli anni di appartenenza precedenti sono computati fino a un massimo di 15. Un soggetto iscritto al fondo pensione/Pip nel 1999, nel 2024 intende chiedere una prestazione con tassazione per il maturato dal 1° gennaio 2007 dal 15 al 9 per cento (riducibile in base all'anzianità di appartenenza). L'anzianità pregressa (risalente al 1999) rileva soltanto per migliorare l'aliquota del maturato dal 1° gennaio 2007 oppure rileva per l'intera prestazione richiesta (anticipazione per spese sanitarie, capitale/rendita)? In concreto, se tale soggetto chiede una prestazione di 40mila euro (imponibile 30mila euro), quale sarà la tassazione applicata, visto che la sua anzianità di iscrizione riguarda i tre tradizionali periodi di appartenenza (fino al 31 dicembre 2000, fino al 31 dicembre 2006 e dal 1° gennaio 2007)?
Sono un ex dirigente delle Ferrovie dello Stato. Dopo la decorrenza della pensione (a fine febbraio 2011), ex Fondo speciale per i dipendenti delle Ferrovie dello Stato, mi è stata corrisposta l'indennità sostitutiva di preavviso, pari a 16 mensilità, imputando i relativi contributi previdenziali all'ultimo mese di servizio (febbraio 2011) anziché ai mesi di competenza, come da articolo 23 del Ccnl Dirigenti industriali e da indicazioni dell'Inps. Premesso che dopo la decorrenza della pensione non risultavano accreditati contributi, l'Inps ha dato risposta negativa alla mia istanza di ricostituzione di pensione del settembre 2020; in particolare, l'istituto mi ha invitato a chiedere all'azienda di procedere alla corretta imputazione mensile dei contributi mediante modello Ermes. L'azienda ha provveduto in tal senso solo nel 2024, a seguito di mie reiterate richieste, consentendo poi all'Inps di provvedere alla ricostruzione e liquidazione dei ratei di pensione. Ciò posto, si chiede se la prescrizione dei ratei pregressi conseguenti alla ricostruzione di pensione decorre dal febbraio 2011 o dalla domanda di ricostituzione del settembre 2020, oppure da quando il datore di lavoro ha provveduto alla corretta imputazione dei contributi.
Ho cominciato la mia attività lavorativa nel 1985. Ho qualche vuoto contributivo e ho avuto un figlio in un periodo in cui non ho lavorato. Successivamente ho svolto un'attività in proprio (agenzia viaggi), poi ho avuto un contratto di lavoro subordinato part-time, un contratto di collaborazione e infine sono stata assunta come dipendente. Posso andare in pensione con "opzione donna" unificando il tutto, considerando che ho 60 anni e che con il cumulo supero i 35 anni di contributi?
Dal 1989 al 1998 ho prestato servizio come militare di carriera, versando contributi nella Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato (Ctps). Dal 1998 fino a oggi, ho lavorato nel settore sanitario pubblico, con contributi versati alla Cassa pensione dipendenti enti locali (Cpdel). Per accedere alla pensione nel minor tempo possibile, quale opzione sarebbe più vantaggiosa? Il cumulo gratuito o la totalizzazione?
Ho 61 anni, due figli e 37 anni di contributi al 31 dicembre 2023. Sono invalida al 100% da luglio 2024. Chiedo se posso accedere alla pensione anticipata entro la fine di quest’anno.
Sono iscritto a un fondo pensione di un'azienda di credito e sono “in esodo”; il primo luglio 2025 andrò in pensione. Dal primo gennaio 2025 prenderò la residenza anagrafica e fiscale in un Paese straniero, con il quale esiste una convenzione bilaterale con l'Italia per evitare la doppia imposizione. Pertanto, dal momento del mio pensionamento mi verrà erogata la pensione lorda. La Rita (rendita integrativa temporanea anticipata), che mi verrà erogata nel 2025 dal fondo pensione, mi sarà pagata per l'importo lordo - come avverrà per la pensione - oppure al netto della ritenuta fiscale prevista per i residenti in Italia?
Ho versato il mio primo contributo nel 2004 e, successivamente, ho riscattato il corso di laurea: mi sono stati accreditati i quattro anni del corso legale, precisamente dal 1990 al 1994. Posso fruire della "pace contributiva" per i periodi scoperti da contribuzione successivi al 1° gennaio 1996?
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