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56 quesiti trovati
Lavoro autonomo e partite Iva
Un contribuente è socio accomandatario di una società in accomandita semplice artigiana, con una quota di partecipazione del 7 per cento. È iscritto anche come collaboratore di una impresa familiare, che svolge attività commerciale, il cui titolare è il fratello. I contributi fissi vengono pagati come artigiano. Come devono essere pagati i contributi oltre il minimale?
Previdenza e pensioni
A ottobre 2023, un socio accomandante di una Sas (società in accomandita semplice) ha acquistato parte della quota di un socio accomandatario, divenendo quindi, da tale data, socio accomandatario. La quota di reddito attribuita a fine anno 2023 è stata pari a 60mila euro; quella maturata fino al 30 settembre era di 45mila euro e quella del periodo ottobre-dicembre era di 15mila euro. In sede di dichiarazione dei redditi, è corretto, per effetto della non frazionabilità a mese del massimale di 113.520 euro (in quanto il soggetto in questione è privo di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995), assoggettare a contribuzione Inps l’intero importo di 60mila euro, oppure va assoggettato solo l’importo pari a 15mila euro?
Pubblico impiego
Nel caso in cui, alla fine dell’anno, un dipendente pubblico dovesse trovarsi nelle condizioni di superare la soglia di 35mila euro, perdendo la possibilità di ottenere l’esonero contributivo, è previsto un conguaglio a recupero per quei mesi in cui lo stesso ha fruito dell’esonero, non avendo superato la soglia mensile dell’imponibile previsto (2.692 euro), oppure si agisce solo sul mensile e, quindi, a nulla vale il cumulo annuale?
Ho percepito un’anticipazione dal fondo pensione per l'acquisto della prima casa. A titolo di esempio, l’anticipazione, per un totale di 30mila euro, era composta da: - 10mila euro di quote ante 2000; - 10mila euro di quote dal 2001 al 2006; - 10mila euro di quote post 1° gennaio 2007. Se oggi facessi un versamento di reintegro di 10mila euro, potrei considerarlo totalmente come reintegro delle quote post 2007 - e quindi beneficiare del credito d'imposta - oppure il reintegro verrebbe ripartito proporzionalmente nelle quote dei tre periodi (ante 2000, dal 2001 al 2006 e post 2006), per cui avrei diritto al credito d'imposta solo proporzionalmente, sulla quota post 2007?
Sono nato nel 1972 e, dopo avere conseguito la laurea, nel 1996, ho iniziato a lavorare nell'industria privata, con un primo contributo versato al 1° giugno 1997. Ho anche lavorato 5 anni, dal 2001 al 2006, in Germania, dove, presentando apposita domanda, mi sono fatto riconoscere dall'ente pensionistico tedesco gli anni di studio svolti in Italia (quindi, i cinque anni di laurea dal 1992 al 1997) e anche l'ultimo anno di scuola superiore, frequentato mentre ero maggiorenne. Preciso che in Germania questa possibilità, almeno a quel tempo, era gratuita, in quanto si trattava di periodi puramente figurativi. Ora ho intenzione di chiedere all'Inps l'estratto contributivo internazionale, ma vorrei capire se tali periodi verranno effettivamente considerati ai fini della maturazione del diritto della pensione italiana e se, risalendo in buona parte a prima del 1996, comporteranno il passaggio della mia posizione nel sistema misto.
Rapporto di lavoro privato
Un contribuente ha lavorato per cinque giorni, nel mese di marzo 2024, con un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, ottenendo una remunerazione lorda totale di 500 euro. Tale soggetto ha diritto all'esonero contributivo Ivs parziale del 7% in base alla remunerazione totale del mese, nonostante abbia lavorato per soli cinque giorni?
Due sorelle fruiscono, a ore, dei permessi ex articolo 33 della legge 104/1992, che, sommati, ammontano a 24 ore mensili. Una delle due ha un rapporto di lavoro full time, mentre l'altra ha un rapporto part time orizzontale (16 ore su 40 di orario normale). Pertanto la seconda può fruire di un massimo di 9,60 ore al mese: (16:40)x24. Se la sorella lavoratrice part time fruisce di quattro ore, la sorella - con rapporto di lavoro a tempo pieno - può fruire delle restanti 20 oppure solo di 14,40 (24 meno 9.60)?
Un soggetto, socio lavoratore di una Srl, iscritto all'Inps gestione commercianti, che provvede al versamento dei contributi trimestrali fissi, avvia parallelamente l'attività imprenditoriale di affittacamere. I contributi da corrispondere in relazione al reddito da affittacamere saranno determinati al netto dei contributi fissi già versati, o al lordo degli stessi? Supponendo un reddito come affittacamere di 50mila euro e un reddito dalla Srl di cinquemila euro, i contributi dell'anno 2023 saranno pari a 16.216 euro (ossia 12.240 euro, vale a dire il 24.48% di 50mila, più 3.976 euro di contributi fissi) oppure saranno pari a 8.264 euro (ossia la differenza tra 12.240 e 3.976 euro di contributi fissi già versati)?
Ai fini della richiesta dell'integrazione al trattamento minimo per una pensione ai superstiti, i redditi da abitazione principale e i redditi fondiari non imponibili (rigo 147 del modello 730) vanno considerati nel conteggio dell'importo da confrontare con il massimale previsto dall'Inps?
Un lavoratore a tempo pieno ha conseguito redditi da lavoro dipendente tali da portare al versamento del massimale della contribuzione Inps per il 2023. Nello stesso anno, ha conseguito compensi come professionista titolare di partita Iva. Questo soggetto deve versare i contributi alla gestione separata Inps o, nel caso specifico, ne è esonerato?
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, previsto per quest'anno dalla circolare Inps 21 del 25 gennaio 2024, si applica a tutte le tipologie di reddito di lavoro dipendente e assimilato, inclusi i compensi delle collaborazioni coordinate e continuative con iscrizione alla gestione separata Inps?
Un datore di lavoro nel 2023 ha assunto dipendenti a tempo indeterminato godendo delle agevolazioni previste per l'assunzione dei giovani "under 36" previste dalla legge 197/2022 (di Bilancio 2023). Da gennaio 2024, l'azienda vorrebbe invece fruire dell'incentivo giovani "under 30" previsto dalla legge 205/2017 sugli stessi dipendenti assunti nel 2023, per i quali ha goduto dell'agevolazione più generosa nel corso del 2023. Il cambio di agevolazione è motivato dal fatto che l'incentivo della legge 205/2017 non ha massimali complessivi per azienda. Tale comportamento è consentito?
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