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86 quesiti trovati
Assicurazioni
Ho ricevuto un'auto in comodato d'uso gratuito e la polizza Rca stipulata con l'istituto assicurativo è rimasta la stessa di prima; il contraente coincide, quindi, con il proprietario originario. L'assicuratore sostiene che, in caso di sinistro, quest'ultimo non sarà coperto. Vorrei sapere se è proprio così: l'assicurazione può rifiutarsi di coprire il sinistro in casi come questo?
Ho esercitato, nei termini consentiti, il diritto di ripensamento circa l'assicurazione per la casa fornita dalla mia banca contestualmente alla sottoscrizione del mutuo, e ho sottoscritto un'altra polizza con una compagnia assicurativa. La banca, tuttavia, mi ha trattenuto circa 1.500 euro, a titolo di tasse non rimborsabili. In questo modo, avendo dovuto sottoscrivere un'altra polizza al posto di quella proposta dalla banca, in pratica mi sono trovato a pagare due volte le tasse nel giro di pochi giorni. Vorrei sapere se la trattenuta effettuata dall'istituto di credito, relativamente all'ambito assicurativo, è legittima.
A seguito di incidente stradale, avvenuto il 25 giugno 2023, la mia autovettura è stata oggetto di fermo amministrativo da parte dei carabinieri intervenuti sul posto. Il 28 luglio ho chiesto di sospendere la validità della polizza assicurativa, riferita al veicolo sequestrato, a decorrere dalla data dell'incidente, ma la compagnia ha inizialmente dato risposta negativa a questa mia richiesta, poi accolta in seguito a una nuova istanza, da me presentata il 21 agosto. È corretto questo comportamento?
Per una serie di interventi agevolati con il bonus del 110 per cento, la società di consulenza della banca contesta la validità della copertura postuma della mia polizza professionale, in quanto la mia polizza "superbonus" è stata stipulata quale appendice della polizza Rc professionale, per cui la copertura postuma (in caso di mio decesso o mio ritiro dal lavoro) può venire garantita unicamente con un premio “a vuoto“, pagato da me, alla fine della mia carriera lavorativa, oppure, in caso di mio decesso, dai miei eredi. Resto perplesso, in quanto, per i primi due stati di avanzamento lavori (Sal), la medesima polizza è stata accettata, e sono maturati dei crediti debitamente ceduti con asseverazione e visto di conformità. La mia compagnia assicurativa sostiene che la polizza va bene così, per cui sono stato costretto a stipulare polizze singole con un'altra compagnia, in quanto la mia non stipula polizze per singolo cantiere. La società di consulenza pretende, però, una polizza che copra anche i precedenti Sal, sia come importo che come retroattività. Chiedo se il comportamento della società di consulenza sia corretto, se la mia polizza sia a norma, e come posso tutelarmi.
La mia autovettura è stata coinvolta dagli eventi alluvionali dell’Emilia Romagna di maggio 2023 e è ora inutilizzabile. Chi mi pagherà i danni?
Una settimana fa, mentre percorrevo una strada provinciale di notte, ho urtato un cinghiale, che mi ha tagliato improvvisamente la strada e poi è scappato. La mia vettura ha subìto dei danni, per i quali non sono assicurato. Ora chi mi pagherà il carrozziere?
Mio figlio, che ha preso la patente circa 10 mesi fa, ha tamponato un altro veicolo mentre andava al lavoro. Purtroppo era alla guida della mia auto, perché la sua era dal meccanico. Ora l'assicurazione si rifiuta di pagare i danni all'automobilista tamponato. Ha ragione?
Dopo avere sottoscritto un contratto di Rc auto e assicurazione infortuni da circolazione, circa 10 giorni prima della scadenza della polizza invio una email con la quale comunico la volontà di non rinnovare la Rc auto. In tale email non comunico la volontà di recedere anche dal contratto per infortuni. L'agente assicurativo accetta la disdetta della Rc auto, ma mi obbliga al pagamento dell'assicurazione infortuni da circolazione, per la quale sostiene che vi sia l'obbligo di presentare una lettera di disdetta con 30 giorni di anticipo rispetto alla scadenza. Vorrei sapere se è corretto quanto mi ha riferito l'agente.
Sono un cittadino italo-svizzero, residente in Svizzera e iscritto all'Aire (anagrafe degli italiani residenti all'estero), e sono proprietario di una casa in Italia. Vorrei sapere se è corretto il diniego, da parte dell'assicurazione, di coprire un danno per perdite occulte di acqua perché risulto residente all'estero.
Tizio stipula un contratto di assicurazione sulla vita e designa la madre come unica beneficiaria. La madre muore, e dopo cinque mesi muore anche Tizio, senza avere designato un altro beneficiario. Poiché egli non era sposato e non ha lasciato testamento, la successione si apre a favore dei suoi eredi legittimi: due sorelle del padre e una sorella della madre.Dato atto che le polizze vita non rientrano nell’asse ereditario, si chiede, alla luce della sentenza della Corte di cassazione, sezioni unite, n. 11421 del 30 aprile 2021, a chi debba essere liquidato il capitale assicurato. Ai tre eredi in quote uguali, in quanto alla morte della madre (beneficiaria premorta al figlio) l’unico suo erede era Tizio e, conseguentemente, alla morte di quest’ultimo il capitale assicurato spetta ai suoi eredi legittimi? Oppure all’unica erede della beneficiaria premorta, cioè esclusivamente alla sorella di quest’ultima?
Vorrei sapere se, stipulando due polizze assicurative "protezione perdita lavoro" pure - senza vincolo alcuno di mutuo o finanziamento - con due compagnie diverse, in caso di sinistro ho diritto a entrambi i risarcimenti.La prima polizza calcola la media del cedolino degli ultimi 12 mesi e rimborsa il massimale assicurato; la seconda non fa menzione del cedolino e si limita a rimborsare il massimale. Il risarcimento complessivo delle due polizze ammonta a duemila euro, cifra che è inferiore al mio stipendio: posso quindi sperare di ottenere tutti e due i risarcimenti, visto che i premi vengono versati interamente per entrambe le polizze?
Nel 2017 il conducente di un autoveicolo rimase coinvolto in un sinistro stradale, a seguito del quale la compagnia assicurativa riconobbe una ripartizione di responsabilità paritaria (50% e 50 per cento).Il risarcimento della somma conseguente si perfezionò nel 2019. Successivamente, su tutti gli attestati di rischio relativi all'autoveicolo non è stato indicato alcun sinistro con colpa, né con responsabilità paritaria.Questa circostanza può indicare che in tale sinistro il conducente poteva avere avuto perlomeno la maggior parte della ragione? In questo caso, l'interessato potrebbe ancora agire per vedersi risarcita la restante quota di danno?
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