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192 quesiti trovati
Redditi diversi
Nel mio condominio è stato effettuato un intervento di riqualificazione al 110% e la detrazione è stata fruita con cessione del credito. Vorrei vendere il mio appartamento adibito ad abitazione principale (nel quale vivo da più di vent'anni) e chiedo conferma che la vendita non sarebbe soggetta all'imposta sulla plusvalenza introdotta per la cessione di immobili sui quali si è fruito del superbonus.
Mi sto occupando della successione di mio zio. Oltre agli immobili, egli ha lasciato denaro liquido, titoli azionari e fondi comuni. Il valore dei titoli da indicare nella dichiarazione di successione mi è stato fornito dalla banca (lettera dei cespiti), ed è quello che i titoli hanno alla data del decesso. Tali titoli generano una plusvalenza di 20mila euro, per i quali si deve pagare una imposta del 26 per cento, pari, quindi, a 5.200 euro. Indicando il valore dei titoli fornito dalla banca nella dichiarazione di successione, dovrò pagare il 6% anche su questa somma. Quindi, nella successione pagherò il 6% anche sulla plusvalenza. Si può ovviare a questa doppia imposizione fiscale?
La ritenuta del 26 per cento - su interessi pagati a persone fisiche (soci di società a responsabilità limitata) per finanziamenti fruttiferi - è a titolo di imposta o di acconto?
Nel caso di vendita, nel 2024, di un fabbricato acquisito per successione nel 2020, e oggetto di lavori agevolati con superbonus al 110% nel 2022, si determina una plusvalenza tassabile? In quali casi opera l'esclusione dalla tassazione?
Sono proprietario, come persona fisica, di due immobili confinanti, accatastati come C/1 e C/2. Avrei intenzione di accorparli e trasformarli in sei unità abitative (A/3). Ho già ricevuto le autorizzazioni da parte del Comune, mediante una pratica di accorpamento, ristrutturazione straordinaria e successivo frazionamento in sei appartamenti abitativi. Vorrei sapere se, in caso di vendita, prima dei cinque anni, degli immobili abitativi derivanti dagli interventi descritti, si applica la tassazione delle plusvalenze al 26 per cento, ex articolo 67, comma 1, lettera b, del Tuir (Dpr 917/1986), oppure se, come periodo di possesso, si considera anche quello precedente alla "trasformazione".
Nell'ambito di un contratto di locazione tra due soggetti privati, con opzione per la cedolare secca, il conduttore, d'accordo con il locatore, loca l’immobile a una società per l’esercizio di affittacamere/casa vacanze con tassazione ordinaria. Nella dichiarazione dei redditi, il sublocatore dichiarerà, tra i redditi diversi, nel quadro RL, il reddito di sublocazione percepito dalla società, ma potrà dedurre, tra i costi, il canone di locazione che paga al privato con contratto in cedolare?
Un soggetto, che vende distintamente a due soggetti diversi l'usufrutto e la nuda proprietà di un'abitazione di tipo civile, consegue elementi reddituali da sottoporre a tassazione?
La persona fisica cessionaria di un marchio può stipulare, con una persona giudica, un contratto di licenza d'uso dello stesso, con diritto alla maturazione delle royalty? In caso di risposta positiva, quale sarebbe la tassazione?
Due soggetti A e B effettuano una permuta dei loro immobili attribuendo nell'atto notarile un valore di 400 all'immobile di A e di 450 all'immobile di B quindi A paga una differenza di 50 a favore di B. Si chiede conferma che al momento della rivendita degli immobili, in caso di tassazione della plusvalenza, il valore di carico da assumere per il calcolo della plusvalenza sia, per entrambi, pari a 450.
Nel 2014 ho acquistato un bilocale, fruendo delle agevolazioni prima casa, che poi ho concesso in locazione. A ottobre 2023, nel condominio, sono stati effettuati lavori che beneficiano del superbonus, e ora, volendo acquistare un nuovo immobile come prima casa, avrei la necessità di vendere il vecchio immobile. Per effetto della nuova leggi di Bilancio, considerando i lavori condominiali, dovrò tassare la plusvalenza?
Ho ricevuto un appartamento in eredità, che per me è una seconda casa. Se decido di venderlo entro i cinque anni di possesso, o anche dopo, dovrò pagare tasse sulla plusvalenza?
Il proprietario di un negozio locato ha raggiunto un accordo con un soggetto terzo per la vendita dell'immobile. Il terzo acquirente corrisponde un importo al conduttore affinché quest'ultimo non eserciti il diritto di prelazione. Premesso che il conduttore è una persona fisica, si chiede se il compenso che percepisce debba essere tassato e come.
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