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Risultati ricerca2710 quesiti trovati

Rapporto di lavoro privato

13 mar 2023

Il barista può essere assunto con contratto intermittente

Per una ditta individuale, un bar che applica il Ccnl Turismo pubblici esercizi, è possibile assumere con contratto di lavoro intermittente persone, con la mansione di baristi e professioni assimilate, che hanno un'età compresa tra i 25 e i 54 anni rifacendosi alle mansioni previste dal regio decreto 2657/1923 oppure i limiti previsti, cioè lavoratori con età inferiore a 25 anni o superiore a 55, sono un requisito inderogabile?

Marco Gualtierotti

Rapporto di lavoro privato

3 mar 2023

Comunicazione obbligatora da annullare se il neossunto rinuncia

In un'azienda che gestisce le buste paga con il mese differito - per cui la data di pagamento è sempre il penultimo giorno lavorativo del mese - è capitato, a febbraio, di aver pagato una busta paga a un soggetto che ha rinunciato all'ultimo all'assunzione, non presentandosi sul posto di lavoro e senza aver firmato alcun contratto di lavoro. Tale evento non è stato comunicato tempestivamente all'ufficio di amministrazione del personale per cui l'ufficio payroll ha proceduto con il pagamento della busta paga a questo soggetto. È corretto annullare la comunicazione obbligatoria e, successivamente, chiedere il rimborso delle somme erogate?

Marco Gualtierotti

Previdenza e pensioni

20 feb 2023

Quando non c'era buonuscita per gli insegnanti supplenti

Ho insegnato per quattro anni anni scolastici (1990/91, 1991/92, 1992/93 e 1993/94) come supplente annuale in istituti tecnici e professionali, dopodiché ho esercitato unicamente la libera professione come ingegnere iscritto a Inarcassa. Qualche tempo fa ho chiesto i documenti alle scuole per fare la ricongiunzione con Inarcassa dei periodi come insegnante, e ho chiesto anche la liquidazione (Tfs, trattamento di fine servizio) per i quattro anni in cui ho prestato servizio nelle scuole. Dalla segreteria di una scuola mi hanno detto che il pagamento del trattamento di fine servizio non mi è dovuto. È vero?

Aldo Ciccarella

Lavoro autonomo e partite Iva

20 feb 2023

Revoca esonero contributivo per irregolarità della posizione

Il titolare di una ditta individuale ha presentato il 17 settembre 2021 la domanda di esonero contributivo per commercianti (articolo 1 commi da 20 a 22 bis legge 178/2020). A tale data vi era una posizione contributiva regolare. Il 19 maggio 2022 l’Inps ha effettuato un controllo della regolarità contributiva riscontrando il mancato versamento al 16 febbraio 2022 dell’Inail di circa 170 euro (scadenza dell’anno successivo rispetto all’anno di competenza dell’esonero) con invito a regolarizzare in data 23 maggio 2022. Il versamento è avvenuto in data 10 giugno 2022. A fine dicembre 2022 l’Inps ha emesso un provvedimento di revoca dell’esonero contributivo per l’anno 2021, chiedendo il versamento integrale di circa euro 5mila 7cento euro di contributi da parte del titolare e del collaboratore per l’anno 2021 più le sanzioni. Si chiede se sia lecito che l’Inps revochi contributi concessi per scadenza successiva rispetto all’anno di presentazione della domanda e di competenza del contributo per un pagamento effettuato in ritardo rispetto alla scadenza la cui posizione è stata comunque regolarizzata. Nel dicembre 2022 inoltre la situazione contributiva era regolare emettendo un provvedimento su una situazione non più attuale. Si chiede se ci siano i presupposti per la presentazione di un ricorso amministrativo.

Pietro Gremigni

Pubblico impiego

16 feb 2023

Il congedo straordinario può essere interrotto per concorsi o esami

Un dipendente statale, che fruisce del congedo straordinario ex articolo 42 del Dlgs 151/2001, non potendo interrompere il congedo, può partecipare a un concorso, o a un esame di idoneità, presso l'amministrazione interessata?

Antonello Orlando

Contenzioso

15 feb 2023

L'indebita fruizione dello sconto previdenziale

Nel 2016 un contribuente, che aveva aperto la partita Iva nel 2013 in regime dei minimi, ha erroneamente presentato domanda di accesso alle agevolazioni previdenziali indicate dall'articolo 1, commi 77-84, della legge 190/2014 (riduzione del 35% dei contributi Inps), previste solo per i soggetti nel regime forfettario. Quindi, nel 2016 e nel 2017 questo soggetto ha compilato la sezione I del quadro LM, fruendo della riduzione del 35% dei contributi Inps (in buona fede, ma indebitamente). Poi, nel 2018, decorsi i cinque anni dall’apertura della partita Iva, lo stesso contribuente è uscito dal regime dei minimi ed è entrato di diritto nel regime forfettario, ex legge 190/2014, e, pertanto, per il 2018 e il 2019 ha compilato la sezione II del quadro LM. Infine, nel 2019 il soggetto in questione ha chiuso la partita Iva. Oggi l'Inps recupera tutti i contributi (dal 2016 al 2019) e applica la sanzione per indebita fruizione del regime agevolato, ex articolo 116, comma 8, lettera b, della legge 388/2000, articolo che si applica nel caso di evasione, con una sanzione di oltre il 60% del contributo non versato. Il regime sanzionatorio applicato dall'Inps risulta corretto? Ci sono i presupposti per un ricorso?

Aldo Forte

Rapporto di lavoro privato

10 feb 2023

Libro unico del lavoro regole di conservazione

La nostra società ha 5 dipendenti ed il Libro unico del lavoro viene elaborato dall'associazione di categoria che lo invia sotto forma di file pdf allegati a degli indirizzi mail non Pec. Le modalità di conservazione del Lul, istituito con il Dl 112/2008, sono contenute nell'articolo 1 del Dm 9 luglio 2008. Successivamente è stato inserito, nel Codice civile, l'articolo 2215-bis che dispone in materia di documentazione informatica. E' possibile conservare i file del Lul, allegati alle e-mail, senza osservare quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, lettera c del Dm 9 luglio 2008 ma solo la chiara e snella disposizione contenuta nell'articolo 2215-bis, comma 3, Codice civile? L'articolo 2215-bis del Codice civile prevede, infatti, di osservare specifiche norme emanate in materia di conservazione digitale solo per quanto riguarda i libri ed i registri di natura tributaria, non prevedendo altre eccezioni.

Marco Gualtierotti

Previdenza e pensioni

10 feb 2023

Pensione minima ed effetti della «cristallizzazione»

Mia moglie ha 76 anni e ha effettuato versamenti contributivi per 22 anni. Secondo vari Caf consultati, in base a una legge del 1983 la sua pensione minima non può essere oggetto di aumenti, a parte quelli di adeguamento al costo della vita: questo perché la sua pensione è legata alla mia e io, nel 2006, percepivo annualmente una cifra (non di molto) superiore a 10 mila euro. È corretto quanto ci è stato riferito dai Caf? Nel 2022 mia moglie ha percepito, come adeguamento al costo della vita, l'importo di 3,10 euro.

Aldo Forte

Pubblico impiego

10 feb 2023

Addetti attività istruttoria atti individuati dal Ccnl Enti Locali

Si richiede se è possibile attribuire a un dipendente di un Ente Locale (di 7000 abitanti), con qualifica di esecutore amministrativo, categoria giuridica B1, posizione economica B6, in possesso di nomina di Ufficiale di Stato Civile (Diploma di abilitazione all'esercizio della funzione di ufficiale di stato civile rilasciato dal Ministero dell'Interno/Prefettura), le funzioni di istruire iter dei procedimenti dell'Ufficio dello Stato Civile (ad esempio trascrizione atti dall'estero, procedure relative all'acquisizione della cittadinanza italiana comprese le jure sanguinis e tutti gli iter relativi agli altri tipi di atti) e porre su di essi la propria firma. In tal caso al dipendente spetta una maggiorazione della retribuzione per mansioni superiori?

Aldo Ciccarella

Previdenza e pensioni

9 feb 2023

Fondo Est, contributo dovuto se entra nella retribuzione

Si chiede se un'azienda che applica il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) Terziario distribuzione e servizi, non aderente ad alcuna sigla firmataria del contratto, pur versando un importo per mancata adesione all'ente bilaterale, sia comunque obbligata anche al versamento al Fondo Est e se, eventualmente, il mancato versamento a tale fondo ha risvolti negativi per quel che riguarda la regolarità contributiva.

Pietro Gremigni

Previdenza e pensioni

8 feb 2023

I contributi sugli utili al socio amministratore

Il socio amministratore di una Srl, iscritto alla gestione commercianti e alla gestione separata Inps, in quanto percettore di compenso per l'attività di amministratore, è soggetto, in caso di distribuzione di utili, alla ritenuta del 26% a titolo d'imposta. Si chiede se tale ritenuta viene operata dalla società, che di conseguenza corrisponde il netto, e se il socio, sul netto, deve versare i contributi Inps alla gestione commercianti.

Gianluca Dan

Previdenza e pensioni

8 feb 2023

Il coltivatore diretto che è anche socio di Srl

In una società a responsabilità limitata (Srl) commerciale è presente un socio di capitale già titolare di un'azienda agricola con qualifica di coltivatore diretto. Si chiede se, non essendo amministratore ma solo socio, egli può prestare lavoro nella Srl commerciale e se dev'essere per questo assicurato Inail. Si precisa che questo soggetto è fratello dell'amministratrice e che la compagine sociale è completata dalla loro madre. Potrebbe essere assicurato ai fini Inail come coadiuvante/collaboratore? Oppure questo è precluso, perché non si è in presenza di una ditta individuale o di una società di persone?

Aldo Forte

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