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18 quesiti trovati
Pubblico impiego
Nel caso in cui, alla fine dell’anno, un dipendente pubblico dovesse trovarsi nelle condizioni di superare la soglia di 35mila euro, perdendo la possibilità di ottenere l’esonero contributivo, è previsto un conguaglio a recupero per quei mesi in cui lo stesso ha fruito dell’esonero, non avendo superato la soglia mensile dell’imponibile previsto (2.692 euro), oppure si agisce solo sul mensile e, quindi, a nulla vale il cumulo annuale?
Rapporto di lavoro privato
Mio figlio, nel periodo di prova finalizzato all'assunzione con contratto a tempo indeterminato nel settore che applica il Ccnl Confimi (Confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata) del 22 luglio 2016, si è assentato otto giorni per malattia. Ha inviato il certificato medico all'Inps e al datore di lavoro, ma il periodo di malattia non è stato pagato dalla ditta. È corretto il comportamento della ditta o mio figlio aveva diritto al pagamento dei giorni di malattia?
In un rapporto di lavoro stagionale, della durata di quattro o cinque mesi, quasi sempre vengono pagati i ratei della tredicesima, della quattordicesima e del trattamento di fine rapporto (Tfr) in modo che, alla fine, non risultino conguagli da pagare. È corretta questa procedura?
E' notizia di pochi giorni fa che a dicembre arriveranno aumenti in busta paga ai dipendenti pubblici, e dunque agli operatori sanitari, sotto forma di indennità vacanza contrattuale. Di prassi con il rinnovo del contratto tali somme sono recuperate ma dinnanzi a una previsione di risorse già individuate e destinate dal Dl Anticipi alla sanità è opportuno pensare che al momento della tornata di rinnovi del contratto 2022-2024 saranno defalcate queste somme che verranno percepite? Se si gli arretrati verranno comunque liquidati?
Alla luce del messaggio Inps 2821/2023, in tema di congedo parentale, nel caso in cui la lavoratrice madre chieda tre mesi di congedo, nel modello Uniemens si indica il codice MA2. Ma se, entro il sesto anno di vita del bambino, la madre chiedesse di fruire degli altri tre mesi "cedibili", andrebbe utilizzato ancora il codice MA2 o bisognerebbe utilizzare il codice PE1?
L'Inps, con il messaggio 659 del 13 febbraio 2023, ha diramato le istruzioni operative per la compilazione del flusso Uniemens per il congedo parentale a seguito delle modifiche introdotte dal Dlgs 105/2022. Nel caso in cui la lavoratrice chieda, dopo aver terminato il congedo di maternità obbligatorio, il congedo parentale di sei mesi continuativo, ai fini dell'Uniemens quali codici andranno riportati, anche tenendo presente che il padre potrebbe decidere di fruire dei tre mesi ulteriori per arrivare al totale di nove?
Una dipendente commessa di negozio - con contratto intermittente a tempo indeterminato e senza indennità di disponibilità - ha presentato al datore di lavoro domanda per maternità obbligatoria. Il rapporto di lavoro, al quale si applica il contratto collettivo nazionale del Terziario, è regolarmente in corso e l’ultima prestazione lavorativa è relativa alla settimana precedente l’inizio della maternità obbligatoria. Vista la particolare tipologia del rapporto di lavoro, è previsto il pagamento diretto dell’indennità di maternità da parte dell’Inps, oppure si procede anticipando l’indennità da parte del datore di lavoro con successivo conguaglio? In questo caso, come si determina l’indennità giornaliera? L’eventuale congedo parentale segue la stessa procedura della maternità obbligatoria oppure è necessaria la richiesta di pagamento diretto all'Inps da parte della lavoratrice? Successivamente, al rientro in servizio, vi è il diritto alle ore di permesso per allattamento in base all’orario effettivamente svolto per ogni giorno di prestazione?
Abbiamo presentato domanda di cassa integrazione indicando per errore il pagamento diretto da parte dell'Inps. In realtà la cassa integrazione è stata pagata direttamente dall'azienda. Interpellato, l'Inps ci ha comunicato che la procedura non permette la riapertura della pratica, in quanto ormai tardiva, e che l'importo pagato non potrà essere richiesto in compensazione. È corretta la tesi dell'istituto?
Previdenza e pensioni
Si chiede se il socio di una Srl divenuta artigiana nell'ottobre 2021 debba calcolare il saldo dei contributi Inps artigiani sull'intera quota parte di sua competenza del reddito imponibile della società o se lo stesso debba essere rapportato al periodo nel quale la società ha avuto la qualifica di ditta artigiana e, di conseguenza, per il quale il socio risulta iscritto alla relativa gestione previdenziale (nel caso specifico tre dodicesimi).
Un'azienda agricola ha un dipendente a tempo indeterminato, assunto dal primo ottobre 2020. Il dipendente ha inoltrato domanda, tramite centro di assistenza fiscale (Caf), per la corresponsione degli assegni familiari. L'importo dell'assegno è importante, in quanto il dipendente ha otto figli, e il datore di lavoro è finanziariamente impossibilitato ad anticiparli.Il datore è comunque obbligato ad anticipare gli assegni?
Ho 48 anni e sono iscritto alle categorie protette ex legge 68/1999, per invalidità civile al 67 per cento.Vorrei sapere quali agevolazioni potrebbe avere un datore di lavoro privato se mi assumesse con contratto a tempo indeterminato, indipendentemente dal fatto che tale datore abbia già ottemperato alla quota obbligatoria di persone disabili previste dalla normativa vigente.
La mia domanda riguarda la "decontribuzione Sud". L’importo per la liquidazione di permessi e/o ferie arretrati (anche in caso di cessazione del rapporto), maturati in data antecedente all’entrata in vigore della legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020), può essere oggetto della decontribuzione al 30 per cento?
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