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76 quesiti trovati
Agricoltura
Un produttore agricolo, aderente al regime speciale Iva ex articolo 34 del Dpr 633/1972, è obbligato a emettere la fattura elettronica nel caso in cui il fatturato annuale sia inferiore a 25mila euro nel 2023?
Una società agricola semplice - formata da due soci, di cui uno è Iap (imprenditore agricolo professonale) - è soggetta alla tassazione Irap, oppure ne è esonerata?
Un produttore olivicolo, che ha avuto un'annata agraria disastrosa, può acquistare prodotti da terzi produttori agricoli in quantità superiori alla propria produzione - per il solo anno in corso - senza perdere le agevolazioni per gli imprenditori agricoli professionali (Iap) e le agevolazioni fiscali?
Un imprenditore agricolo, che ha optato per la determinazione della base imponibile dell'imposta su base catastale, e che riceve contributi Pac, è tenuto a dichiarare questi ultimi nel quadro RS del modello Redditi?
Una società semplice agricola, con codice Ateco 0.12.800, svolge l'attività di produzione, raccolta spontanea e manipolazione e trasformazione semplice in idrolati e oli essenziali di piante officinali, che poi vende ad altre aziende. Si tratta di idrolati di elicriso, idrolati di rosmarino e di timo da raccolta spontanea, oli essenziali di rosmarino da raccolta spontanea, zafferano essiccato. Quale aliquota Iva va applicata alla vendita di questi prodotti? Come devono essere tassati i relativi proventi? Rientrano nel reddito agrario determinato catastalmente come attività connesse, oppure devono essere tassati forfettariamente al 15 per cento, a norma dell'articolo 56-bis, comma 2, del Dpr 917/1986 (Tuir)?
Una società semplice agricola intende svolgere, anche se in modo secondario rispetto a quella di vendita di prodotti ottenuti dal proprio fondo, attività di commercializzazione di prodotti agricoli, acquistati da terzi e rivenduti senza alcuna manipolazione. Stanti i limiti imposti dalla legislazione corrente in materia di società agricole e di società semplici, è possibile tale seconda attività?
Qualora un imprenditore agricolo professionale (Iap), persona fisica, conceda in locazione, senza perdere la qualifica di Iap, parte dei propri terreni - non soggetti a Imu - a un altro Iap, insieme con i relativi titoli di base della Pac (politica agricola comune), come si determina la tassazione sul reddito derivante dall’affitto dei terreni e dei titoli, nonché l’imposta di registro?
Alla luce della circolare 48/2006 dell'Inps, come dev'essere trattato, dal punto di vista sia previdenziale sia fiscale, il compenso che percepisce l'amministratore di una Snc agricola?
Un coltivatore diretto porta i propri prodotti in un laboratorio di terzi per la trasformazione mediante documento di trasporto (Ddt) e riceve il prodotto trasformato (esempio marmellata, carciofi sott'olio eccetera) pagando il solo servizio del laboratorio per la trasformazione del prodotto (riceve fattura per il servizio). Egli deve considerare i ricavi derivanti dalla relativa vendita dei prodotti trasformati - al fine di valutare la prevalenza dei ricavi richiesta dall'articolo 4, comma 1, del Dlgs 228/2001 - quali ricavi derivanti dalla vendita di prodotti propri oppure devono essere considerati ricavi di vendita di prodotti di terzi, essendo avvenuta la trasformazione presso un laboratorio di terzi? Con quale aliquota Iva dovranno essere fatturate le cessioni di marmellate e prodotti sott'olio? Nel caso il coltivatore diretto sia in regime di esonero, dovrà essere emessa l'autofattura dalla parte acquirente (in caso di soggetto con partita Iva)?
Una Srl agricola, che opta per la tassazione su base catastale, può azzerare il reddito dominicale e agrario dei terreni su cui, a causa di calamità naturali, si è verificata una perdita superiore al 30% del prodotto agricolo?
Un agricoltore, in regime speciale agricolo (forfettario), decide di accudire e curare dei cavalli sul suo maso. I proprietari portano il loro cavallo, l'agricoltore lo accudisce, gli dà da mangiare il fieno e i prodotti del maso, lo sistema in un box, che pulisce. I proprietari, quando arrivano, prendono il loro cavallo, lo cavalcano e poi lo riconsegnano al box, dove viene nuovamente accudito dall'agricoltore. Per ogni cavallo si pagano circa 400 euro al mese. Tale reddito è per l'agricoltore reddito agricolo e, pertanto, non soggetto a tassazione, come prodotto agricolo, oppure si tratta di una vera e propria attività commerciale, con conseguente apertura di attività di maneggio in Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura (Cciaa)? Come vengono imputati i costi del fieno di propria produzione? La vendita del fieno sarebbe chiaramente agricola e pertanto esentasse. Si potrebbe fare una fattura da parte dell'agricoltore all'eventuale attività di maneggio, con possibilità di detrazione da una parte (maneggio) e di non imponibilità fiscale dall'altra (agricoltura)?
Una ditta individuale, iscritta alla Camera di commercio come taglialegna (codice Ateco 02.2 – Utilizzo aree forestali), taglia alberi per terzi e viene considerata impresa artigiana. I dipendenti della ditta sono inquadrati come lavoratori del settore agricolo e i relativi contributi sono versati alla gestione ex Servizio per i contributi agricoli unificati (Scau). Vorrei sapere se anche l'attività del titolare della ditta può essere inquadrata come agricola (invece che artigiana), e se, di conseguenza, il reddito può essere trattato come reddito agricolo.
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