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170 quesiti trovati
Privacy e Compliance
Nel contesto della normativa antiriciclaggio, e in riferimento alle operazioni che un dottore commercialista deve eseguire nei confronti della clientela, in particolare per quanto riguarda la compilazione dell'AV.3 - Istruttoria cliente, si chiede quali sono le "operazioni" che vanno indicate nell'apposita sezione. Più in dettaglio, quali categorie di operazioni devono essere specificamente riportate nell'AV.3? Per esempio, oltre alle operazioni di trasferimento di fondi e pagamenti, è necessario includere anche altre tipologie di transazioni?
All’interno di uno studio di dottore commercialista, che provvede al corretto adempimento degli obblighi di adeguata verifica del cliente, come bisogna comportarsi in merito all’aggiornamento del fascicolo del cliente nel caso in cui, alla scadenza convenzionale dei 36 mesi del termine stabilito in relazione al livello di rischio, non si rilevi alcuna variazione? È sufficiente utilizzare il modello AV 07 (controllo costante) oppure occorre rifare tutti i modelli?
Un'associazione appartenente al Terzo settore beneficia del 5 per mille e vorrebbe ringraziare i benefattori con l'omaggio di un gadget. Di alcuni conosce già i dati, perché comunicati dagli stessi, mentre per gli altri chiede se esiste un modo per avere almeno nome e cognome.
Nel febbraio 2022 ho emesso un assegno di 6mila euro omettendo la dicitura “Non trasferibile”. La banca ha segnalato il fatto all’Ufficio antiriciclaggio il quale mi ha inviato un atto di contestazione di infrazione al Dlgs 231/2007. Nella contestazione mi veniva indicata la possibilità di far pervenire entro 30 giorni deduzioni difensive corredate da idonea documentazione e di richiedere audizione. Mi veniva inoltre indicata la possibilità di aderire, entro 60 giorni, all’oblazione mediante versamento di una somma di circa 1.200 euro. Entro il termine di 30 giorni ho inviato la mia memoria difensiva e la richiesta di audizione. In assenza di risposta da parte dell’ufficio, all’approssimarsi del termine dei 60 giorni, ho effettuato il versamento dell’importo a titolo di oblazione. Dopo circa 18 mesi dalla richiesta, l’Ufficio antiriciclaggio mi ha inviato un invito a presentarmi per l’audizione. Nel caso le mie argomentazioni difensive venissero accolte, potrò recuperare l’importo dell’oblazione? In caso negativo sarei titolato a richiedere un risarcimento per l’evidente ritardo nella risposta senza il quale forse avrei potuto evitare il versamento di quella somma?
Vorrei sapere se un commercialista, ai fini dell'antiriciclaggio, debba inserire nel fascicolo della clientela il mandato professionale per l'attività di elaborazione di cedolini paga e adempimenti connessi (apertura di posizioni presso enti previdenziali eccetera). Analogamente, un centro elaborazione dati contabili deve inserire il mandato nel fascicolo della clientela?
Vorrei conoscere quali potrebbero essere le sanzioni se un massoterapista (Mcb: massaggiatore capo bagnino) ha emesso fatture elettroniche a privati nonostante il divieto. Come si può rimediare a questo errore?
Sono dipendente di un istituto di credito, area corporate lending, e mi occupo di valutare richieste di finanziamenti chirografari da parte di piccole e medie imprese (Pmi). I nostri sistemi recepiscono i dati presenti nella Centrale dei rischi (Cr) gestita dalla Banca d'Italia, ma non raramente è la società stessa, nella persona del titolare effettivo, che tra le varie documentazioni allega anche la Cr dettagliata, dalla quale risulta nello specifico una serie di dati sensibili riguardanti il suo stato esposizione a sistema (chi lo finanzia, per quale importo, eventuali garanzie eccetera). Considerato che i dati a disposizione della banca sono in qualche maniera "censurati" - nel senso che la banca è a conoscenza dei numeri ma non dei dettagli delle varie esposizioni (per esempio, non sa quali sono gli altri istituti di credito che affidano la società) - vorrei sapere se è possibile utilizzare i dati della Cr dettagliata inviata spontaneamente dal cliente oppure se tale visione del documento è contro la normativa.
In una successione ereditaria, avente a oggetto una quota del 33,33% in una società di capitali, viene a crearsi una comunione fra tre eredi (ciascuno titolare di un terzo della quota citata). Ai fini dell'antiriciclaggio, deve considerarsi quale titolare effettivo il rappresentante comune? Oppure ciascuno dei partecipanti alla comunione (in gergo tecnico "comunisti") pro indiviso?
Sono un docente e ogni tanto impartisco lezioni private su piattaforme online in videochiamata. Sono tenuto a qualche adempimento - per esempio rilascio di informative - in base alla normativa sulla privacy (regolamento Ue/679/2016 - Gdpr, General data protection regulation)?
In tema di antiriciclaggio, con le disposizioni di cui all’articolo 58, comma 4, del Dlgs 231/2007, nel caso in cui le violazioni gravi, ripetute o sistematiche oppure plurime producano un vantaggio economico, l'importo massimo della sanzione di cui al comma 2: - è elevato fino al doppio dell'ammontare del vantaggio medesimo, qualora detto vantaggio sia determinato o determinabile e, comunque, non sia inferiore a 450mila euro; - è elevato fino a un milione di euro, qualora il predetto vantaggio non sia determinato o determinabile. In base alle disposizioni di cui all’articolo 62, comma 2, dello stesso decreto legislativo, qualora il vantaggio ottenuto dall'autore della violazione sia superiore a cinque milioni di euro, la sanzione amministrativa pecuniaria è elevata fino al doppio dell'ammontare del vantaggio ottenuto, purché tale ammontare sia determinato o determinabile. Inoltre, secondo le disposizioni di cui all’articolo 67, comma 1, lettera c, l'entità del vantaggio ottenuto o delle perdite evitate per effetto della violazione, nella misura in cui siano determinabili, costituisce un criterio per l’applicazione delle sanzioni. Chiedo se è possibile fare un esempio di vantaggio ottenuto, perdite evitate e ammontare del vantaggio determinato o determinabile.
Un'agenzia di informazioni commerciali, autorizzata dalla Prefettura, è consulente del legale di un creditore (per esempio, di un condominio che agisce contro un condomino moroso), nella fase precedente il pignoramento. Sulla base di un decreto ingiuntivo e di un precetto notificato al debitore, l'agenzia può chiedere a un istituto bancario se il debitore è titolare di un conto corrente e il saldo eventuale dello stesso, per poi procedere al pignoramento "a colpo sicuro"? La banca è tenuta a rispondere o deve attendere il pignoramento per comunicare se il debitore ha o meno un conto corrente?
Nonostante i soggetti convenzionati e gli agenti, come definiti dall’articolo 1, comma 2, lettera nn, del Dlgs 231/2007 in materia di antiriciclaggio, non siano compresi tra i "soggetti obbligati" ex articolo 3, lo stesso Dlgs statuisce, nei loro confronti, disposizioni specifiche in base agli articoli 43 e seguenti. Si può avere un esempio di chi sono materialmente questi soggetti convenzionati e/o agenti? Lo possono essere, in qualche modo, i tabaccai o gli edicolanti per qualche loro specifica attività? In altre parole, quando i tabaccai o le edicole, pur non essendo indicati tra i soggetti obbligati, devono osservare disposizioni dettate dal Dlgs 231/2007?
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