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985 quesiti trovati
Agevolazioni fiscali
Dal mese di marzo mese è stato attivato lo sportello unico digitale per l'avvio di attività nella Zona economica speciale (Zes) unica. Agli sportelli unici per le attività produttive (Suap) comunali restano invece le competenze su Scia e commercio. Tanto premesso si chiede se le agevolazioni fiscali sancite per gli investimenti effettuati nella Zes (credito d'imposta) sono da intendersi per tutte le tipologie di attività che andranno a insediarsi, salvo naturalmente quelle escluse dal decreto istitutivo, oppure solo per quelle attività per le quali sarà necessario rivolgersi allo sportello unico digitale Zes.
Un ingegnere, nell’anno d’imposta 2023, ha fatturato compensi per 84.192 euro, più il contributo integrativo del 4% alla casa previdenziale (3.368 euro), per un volume d'affari totale di 87.560 euro, e ha incassato onorari per 68.042 euro (più il contributo di 2.638 euro, per un totale di 70.680 euro). I compensi conseguiti con il criterio di cassa (esclusa la cassa previdenziale obbligatoria per legge, che non costituisce reddito) ammontano, quindi, a 68.042 euro. Non avendo il contribuente superato il limite di 85mila euro a titolo di compensi incassati, egli potrebbe optare per l'applicazione del regime forfettario nell'anno 2024. Poiché, con l'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti forfettari dal 2024, occorrerà osservare le direttive europee che fanno riferimento al volume d'affari (fatture emesse, anche se non tutte incassate, più cassa previdenziale), il Governo ha anticipato che la soglia degli 85.000 euro sarà calcolata in base al fatturato, e non più in base ai compensi effettivamente incassati. Si chiede se il contribuente in questione può ancora, nell'anno 2024, applicare il regime forfettario prendendo a riferimento i limiti imposti nel 2023, cioè compensi conseguiti e incassati inferiori a 85.000 euro, al netto della cassa di previdenza e delle fatture non ancora incassate.
In caso di un bene 4.0 acquistato nel 2017 e interconnesso nel 2017 (con prima quota di iperammortamento dedotta nel modello Redditi SC 2018), la spettanza e la relativa fruizione del beneficio sono accertabili solo entro il termine di decadenza del periodo d’imposta 2017, a prescindere dalla durata del piano di ammortamento fiscale?
A dicembre 2023 è stata presentata istanza per la fruizione del credito di imposta per il Mezzogiorno ex legge 208/2015 per un progetto di investimento con data inizio 1° dicembre 2020 e fine 31 dicembre 2023. Oggi è necessario inviare delle rettifiche, considerato che: - il progetto di investimento è unico e che, come da normativa, sono stati presentati due modelli (il Cim 17 per gli investimenti fino al 2022 e il Cim 23 per gli investimenti del 2023); - entrambi i modelli sono stati presentati a dicembre 2023, rispettando di conseguenza i termini di presentazione previsti per il Cim 17 (ossia il 31 dicembre 2023 mentre per il Cim 23 il termine è il 31 dicembre 2024); - entrambi i modelli sono stati inviati indicando una dimensione aziendale errata. Per il Cim 23, non essendo scaduti i termini, posso procedere. Per il Cim 17, i cui termini di presentazione sono scaduti il 31 dicembre 2023, si può procedere a rettifica considerando che - comunque - la domanda iniziale è stata presentata nei termini? Oppure anche la rettifica andava inviata nel termine previsto per la presentazione?
Una società effettua 40 milioni di investimenti 4.0 con queste tempistiche: - 20 milioni con prenotazione entro il 31 dicembre 2022, con effettuazione e interconnessione nel giugno del 2023; - 20 milioni con effettuazione e interconnessione entro il 2023. Entrambe le tranche sono agevolabili, con le norme valide nel 2022 per gli investimenti prenotati in quell'anno, e con la normativa vigente per quelli relativi al 2023?
La comunicazione, avente a oggetto un investimento relativo all'anno 2022, per la fruizione del credito d'imposta riferito a investimenti nel Mezzogiorno (legge 208/2015, di Stabilità per il 2016), è stata presentata e acquisita in data 2 gennaio 2024. Per inoltrare tale istanza si aveva tempo fino al 31 dicembre 2023. La motivazione di rigetto dell'istanza da parte dell'agenzia delle Entrate, in quanto fuori termine, può essere impugnata, considerato che il 31 dicembre 2023 cadeva di domenica e lunedì primo gennaio 2024 era festivo?
Un Comune dal 2022 sta costruendo una centralina elettrica. Per alcuni beni acquistati nuovi potrebbe avvalersi del credito d'imposta ordinario del 6% (risposta dell'agenzia delle Entrate a interpello n. 389/2020). Si chiede la conferma che tale possibilità sia ammessa e se l'ente debba presentare la dichiarazione dei redditi (tardiva, nei 90 giorni dopo la scadenza) per avvalersi di tale agevolazione, compilando il quadro RU.
Una ditta individuale esercita più attività (movimento terra, commercio all'ingrosso di materiali di recupero non metallici, noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili con e senza operatore) e in via residuale - nella misura del 3% su un fatturato di oltre un milione di euro - l'attività di trasporti conto terzi. La ditta non ha tenuto contabilità separata per tali prestazioni, ma le fatture relative al trasporto sono poche e facilmente dimostrabili. Negli anni dal 2017 al 2022, la ditta ha acquistato diversi macchinari e impianti, perlopiù fissi a terra, ottenendo e utilizzando il credito d'imposta per il Mezzogiorno. In sede di controllo, dimostrando la non attinenza degli investimenti fatti rispetto alla residuale attività di trasporto, possono esserci difficoltà?
Vorrei sapere se, effettivamente, le agevolazioni fiscali previste all'articolo 6 della legge "Dopo di noi" (n. 112/2016) sono applicabili a tutti i disabili gravi, anche anziani (così come recita il comma 3 dell'articolo 1 della stessa legge).
Con riferimento alla normativa sul credito d'imposta per investimenti nelle Zes (zone economiche speciali), si chiede se, ai fini del riconoscimento del beneficio, oltre a essere indispensabile che il bene agevolato operi in una struttura produttiva ubicata nelle Zes (dal 2024 tutto il Mezzogiorno), sia necessario che anche la sede legale della società risulti nello stesso territorio. Ad esempio, un'azienda che opera a Roma (dove ha la sede legale) e decide di svolgere attività di charter nautico in un porto della Campania, può accedere alle agevolazioni, pur lasciando la sede legale nella Capitale?
Una Srl ha approvato il bilancio 2022 nel mese di giugno 2023, senza effettuare alcuno stanziamento relativo al credito d'imposta ricerca e sviluppo, di cui all’articolo 1, commi 78-81, della legge 145/2018, di Bilancio per il 2019, e all'articolo 1, commi 210-217, della legge 160/2019, di Bilancio per il 2020, e successive modifiche. Il 15 dicembre 2023, un revisore legale redige la "Certificazione relativa al credito d'imposta per la formazione 4.0", in cui certifica che la società ha sostenuto spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale, relative a un certo numero di ore di formazione, svolto nel corso dell’anno 2022, oltre al costo di revisione, maturando un credito d'imposta, di cui è indicata la cifra. Ai fini dell’ammissibilità al credito d'imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione - da allegare al bilancio - rilasciata da un revisore legale dei conti. È possibile rilevare il credito con ravvedimento nel quadro RU del modello Redditi relativo all'anno d'imposta 2022, sebbene la certificazione del revisore sia successiva al 30 novembre 2023? Il credito d'imposta può essere rilevato nel bilancio 2023 come contributo in conto esercizio?
Una società a responsabilità limitata, che gestisce un villaggio turistico, ha acquistato - per una parte in leasing e per una in proprietà - delle case mobili strumentali alla propria attività ricettiva. Tali beni - dotati di vari impianti - non sono infissi al suolo, e sono stati collocati appoggiandoli sopra blocchi di cemento. Essi sono stati ammortizzati con aliquota al 10 per cento, ritenendoli inseriti nella categoria delle costruzioni leggere. Questi beni possono beneficiare del credito di imposta per i beni strumentali nuovi (ex superammortamento)?
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