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8166 quesiti trovati
I bonus collegati alla sostituzione del quadro elettrico
Nel 2025 ho acquistato un immobile adibito ad abitazione principale, ho cambiato i condizionatori esistenti e installato uno aggiuntivo. Per questi lavori chiederò gli incentivi per spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio e , collegato ai medesimi lavori, chiederò anche il bonus mobili. Da un sopralluogo dell’elettricista è ora emersa la necessità di cambiare il quadro elettrico. Vorrei sapere se anche questo intervento è incentivabile al 50% su 10 anni e se dà anche la possibilità di accedere di nuovo al bonus mobili nel caso sia realizzato nel 2026. Sono necessarie comunicazioni particolari (Cila, comunicazione all'Enea)?
Se si acquista dall'impresa, bonus a partire dall'anno di fine lavori
A dicembre 2023 ho acquistato un appartamento da un'impresa che aveva ristrutturato l'intero edificio e pertanto rientravo nei benefici previsti dall'articolo 16-bis, comma 3, del Tuir (Dpr 917/1986), ma a oggi non si è ancora arrivati alla fine lavori. Vorrei sapere a quali benefici posso attingere se la fine lavori definitiva ci sarà entro la fine del 2025 oppure entro il 2026?
Se paga il comproprietario non convivente con il disabile
Per consentire la mobilità di mia mamma disabile, vorrei acquistare e installare nelle scale condominiali un montascale. La spesa sarà da me interamente sostenuta, con fattura intestata a mio nome e pagamento tramite bonifico parlante. In qualità di comproprietario dell’immobile, ma non convivente con mia madre, essendo il soggetto che sostiene la spesa posso beneficiare della detrazione Irpef prevista dall’articolo 16-bis del Tuir (Dpr 917/1986) per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (bonus del 75 per cento) per l'intera spesa e fruire dell’Iva agevolata al 4 per cento?
lastrico
Come vanno ripartite le spese per un lastrico a uso esclusivo ma che presenta anche una servitu di deflusso delle acque piovane del lastrico contiguo?
Obbligo e diritto di esporre la targa dello studio notarile
La legge consente ai professionisti di esporre la targa dello studio all’esterno dell’edificio in cui lo studio stesso si trova (Rd 1326/1914). In molti condomìni, però, il regolamento non consente di apporre una targa all'esterno (sulla facciata), e pertanto i professionisti collocano la targa all'ingresso dello studio (sul ballatoio condominiale), ad esempio sulla porta. In un condominio, il cui regolamento vieta espressamente il posizionamento di una targa all'esterno (sulla facciata), un professionista - nel caso specifico, un notaio - può "obbligare" l'amministratore a dare autorizzazione per apporre la targa? L'amministratore di condominio, in questo caso, deve chiedere l’approvazione all'assemblea?
Il bonus per infissi e persiane se paga il coniuge convivente
Quale coniuge convivente di mia moglie, proprietaria di un immobile non adibito ad abitazione principale ed a uso esclusivo nostro, intendo sostenere le spese per la sostituzione degli infissi e delle persiane e fruire della detrazione del 36 per cento. Vorrei sapere se e a quali condizioni è possibile.
Affitti transitori da attestare in centri oltre 10mila abitanti
Il contratto di locazione transitoria abitativa dev’essere per forza stipulato in base all’articolo 5 della legge 431/1998 e al decreto interministeriale 16 gennaio 2017, oppure può essere stipulato anche con canone e/o durata “liberi”? Nel caso di stipula ex articolo 5 della legge 431/1998, ed ex decreto interministeriale 16 gennaio 2017, in Comuni sopra i 10mila abitanti, il contratto necessita dell’attestazione rilasciata da un'organizzazione rappresentativa della proprietà edilizia, oppure tale attestazione è solo facoltativa (seppure con scheda di calcolo correttamente compilata) e ha come unica conseguenza la perdita delle agevolazioni fiscali?
Scala il 36% il coniuge non proprietario convivente
Ho sostenuto delle spese per lavori su un immobile, di cui mia moglie è proprietaria esclusiva. Non abbiamo ancora trasferito la residenza in tale immobile, perché, al momento, non è abitabile. Convivendo con mia moglie, ma in un'abitazione diversa da quella in cui è avvenuto l’intervento, posso detrarre quanto ho speso finora, considerando anche che, al termine dei lavori, l'immobile sarà adibito ad abitazione principale?
Detrae l'erede che dispone pienamente dell'immobile
Nel 2022, tre fratelli hanno ereditato dal padre un immobile, oggetto di ristrutturazione con il superbonus e il sismabonus. L'immobile, una casa di campagna, è a disposizione di tutti gli eredi, i quali, quindi, negli anni passati hanno potuto beneficiare, in proporzione alle rispettive quote di proprietà dell’immobile ereditato, del credito sorto in capo al padre. Ora, due dei fratelli vorrebbero cedere la loro quota dell'immobile al terzo fratello. Il fratello acquirente (mantenendo l'immobile a disposizione) può continuare a portare in detrazione - oltre alla propria - anche le due quote dei fratelli, per effetto dell'acquisto?
Cila, Scia e Docfa mendaci: rischio di «falso ideologico»
Scia (segnalazione certificata di inizio attività), Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata), PreGeo (pretrattamento atti geometrici) e Docfa (aggiornamento Catasto dei fabbricati) sono comunicazioni alle amministrazioni pubbliche aventi carattere di autocertificazione. Se queste non sono veritiere, possono esserci conseguenze penali?
I lavori privati non riducono il plafond per l'ascensore
In un minicondominio dev'essere rifatto l'ascensore. Un condomino, che ha già ristrutturato il proprio appartamento, con una spesa di 96mila euro, ha diritto alla detrazione per i lavori all’ ascensore, oppure la perde, avendo esaurito il plafond?
Nuovo bagno, le regole locali indicano se è edilizia libera
Il Dlgs 222/2016 ha semplificato gli interventi dal punto di vista amministrativo, prevedendo una serie di opere eseguibili senza il rilascio di alcun titolo abilitativo, in quanto declassate in interventi di manutenzione ordinaria dal "Glossario edilizia libera" di cui al Dm Infrastrutture e trasporti 2 marzo 2018. Considerato che la realizzazione dei servizi igienici è identificata, ai fini urbanistici, come un intervento di manutenzione ordinaria, nonché di edilizia libera, mentre, ai fini fiscali, è considerata un intervento di manutenzione straordinaria, la spesa per la realizzazione dei servizi igienici è detraibile, in base all'articolo 16-bis del Dpr 917/1986, Tuir, senza il rilascio del titolo abilitativo (Cila/Scia)? In sede di controllo formale da parte dell'agenzia delle Entrate, è sufficiente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con la quale il contribuente dichiara che i lavori ricadono nella normativa dell'edilizia libera?





