Lavoro e previdenza

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La previdenza complementare del medico con partita Iva

Dopo quattro anni di lavoro a tempo indeterminato come dirigente medico in un ospedale pubblico, un soggetto di 35 anni, medico specialista radiologo, si è dimesso, ha aperto partita Iva e ha iniziato la libera professione in regime forfettario. Quali sono le soluzioni migliori che può adottare per garantirsi una pensione adeguata quando si ritirerà dal lavoro? Un fondo pensione, un piano di accumulo in fondi o altro?

Naspi anticipata per aprire una nuova attività in forfait

Un lavoratore subordinato, operante nel settore edile, viene licenziato e il datore di lavoro versa il contributo di licenziamento (cosiddetto ticket di licenziamento), previsto dall’articolo 2, commi 31-35, della legge 92/2012. Tale lavoratore può accedere alla Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) in forma anticipata, al fine di avviare un’attività di lavoro autonomo? Più nello specifico, il lavoratore in questione è stato in passato titolare di partita Iva come artigiano edile, con attività cessata nel 2021. Nel 2025 egli intende intraprendere nuovamente un’attività autonoma, con la stessa natura e lo stesso codice Ateco della precedente. Si chiede se la circostanza che l’attività sia la stessa già svolta in passato possa rappresentare un ostacolo al riconoscimento della Naspi in forma anticipata, o se, invece, sia possibile accedere al beneficio anche in presenza di una riapertura di partita Iva per la medesima attività artigianale precedentemente cessata, e se, contestualmente, sia applicabile il regime forfettario con aliquota al 5 per cento previsto per le nuove attività.

Niente Cu dal «sostituto» al forfettario dal 2024

Un'associazione culturale riceve da un artista, in regime forfettario, una fattura per prestazioni artistiche musicali, assoggettata a ritenuta previdenziale ex-Enpals (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo). L'associazione deve elaborare la certificazione unica per tali compensi? In caso di risposta negativa, come deve certificare i contributi trattenuti al lavoratore?

Pilates, in gestione separata l'istruttore «autonomo»

Un istruttore di pilates, lavoratore autonomo con partita Iva (codice Ateco 85.51.00), in regime forfettario, svolge la propria attività al servizio di palestre, associazioni dilettantistiche e privati. Ai fini previdenziali, questo soggetto è obbligato a iscriversi alla gestione separata Inps, ex articolo 2, comma 26, della legge 335/1995, oppure alla gestione Inps ex Enpals, con relativa trattenuta in fattura pari al 9,19% e i restanti due terzi a carico dei committenti? Inoltre, l'istruttore può beneficiare dell'esenzione fiscale fino a 15mila euro, prevista dall'articolo 36, comma 6, del Dlgs 36/2021?

Infermieri, i casi d'iscrizione obbligatoria all'Enpapi

Un soggetto, socio lavoratore di una società di persone che versa regolarmente la quota fissa di contributi all'Inps gestione commercianti, intende aprire nel 2025 una partita Iva individuale come professionista. Il codice Ateco da inserire risulta essere, dal 2025, il codice 86.94.01-Attività infermieristiche. Premesso che tale soggetto non può accedere al regime forfettario, quali requisiti deve avere per intraprendere tale attività? Inoltre, ai fini contributivi, deve iscriversi alla gestione separata Inps oppure alla Cassa infermieri-Enpapi (Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica)?

La pace contributiva non copre periodi di versamenti ridotti

Sono titolare di partita Iva in regime forfettario. Riguardo alla disciplina sulla pace contributiva 2024/2025, chiedo se posso recuperare contributi non accreditati. Infatti, per cinque anni (da inizio 2015 a fine 2019) ho fruito dello sconto del 35% sui contributi Inps nella gestione artigiani, a cui sono iscritto. Ho tolto questa agevolazione perché ho scoperto che venivano accreditati sette mesi (invece che 12) all'anno, quindi ho perso 25 mesi di contributi. Potrei eventualmente recuperarli facendo domanda per la pace contributiva?

Se l'apprendista ha partita Iva per un'attività secondaria

Sono una lavoratrice dipendente, con contratto di apprendistato professionalizzante, a 30 ore settimanali. Sarebbe mia intenzione aprire una partita Iva per l’attività di organizzazione di eventi e feste (codice Ateco 96.09.05), in regime forfettario. A livello contributivo, sono tenuta all’iscrizione alla gestione commercianti Inps, oppure - essendo quella di lavoro dipendente l’attività prevalente, non solo in termini economici - sono esonerata dal versamento dei contributi?

Il confronto tra le attività del dipendente partita Iva

Lavoro come dipendente a tempo pieno e indeterminato in un'azienda da 30 anni. Circa otto anni fa ho aperto la partita Iva per un'attività commerciale in regime forfettario, e con l'esonero dall'iscrizione all'Inps gestione commercianti, dato che nel mio caso l'attività di lavoro dipendente era prevalente. Nel 2024, il reddito imponibile dell'attività commerciale (già al netto dell'abbattimento previsto dal regime forfettario) ha superato il reddito imponibile di lavoro dipendente. In questa caso, dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2024, l'Inps potrebbe ritenere che l'attività prevalente sia quella commerciale e chiedere l'iscrizione alla gestione commercianti e il versamento dei contributi per i redditi 2024 e per gli anni successivi? In caso di risposta affermativa, se nel 2025 il reddito dell'attività commerciale ritornasse inferiore a quello di lavoro dipendente, potrei chiedere nuovamente l'esenzione e non versare i contributi Inps ala gestione commercianti già dal 2025?

Codice Ateco e adempimenti Inps per il personal trainer forfettario

Un personal trainer, in regime forfettario, ha scelto come codice Ateco il 93.19.99 (con forfettizzazione al 67 per cento) ed è iscritto alla gestione separata Inps; svolge attività verso privati e anche verso palestre, dove tiene corsi generici di ginnastica. Alcuni sostengono che il codice Ateco appropriato sia l'81.51.00 (con forfettizzazione al 78 per cento) ma in tal caso non sarebbe possibile l'iscrizione alla gestione separata. Si chiede se il codice attualmente utilizzato sia quello più appropriato e, inoltre, se le fatture emesse nei confronti delle Asd (associazioni sportive dilettantistiche), alla luce della nuova normativa, sarebbero esenti da tassazione e da contribuzione Inps fino a 15mila euro.

Attività di locazione: quando scattano gli obblighi Inps

Sono una persona fisica e sto valutando l'apertura della partita Iva, in regime forfettario, per la gestione dei cinque contratti di locazione che ho in essere, relativi a immobili di mia proprietà. Ritengo non dovuta la contribuzione Inps, non essendo la pura locazione di immobili attività di impresa. È corretta questa opinione, oppure sono tenuto a versare i contributi?

Respirazione «olotropica»: le chance per i facilitatori

Sono laureata in psicologia clinica, ma non sono psicoterapeuta, né ho intenzione di diventarlo. L'esame di Stato è ancora in preparazione. Ho completato un corso di facilitatore per respirazione olotropica. Il riconoscimento è ottenuto da una scuola americana, non esistendo in Italia tale figura. Ho effettuato qualche seduta gratuita e di prova (soprattutto per me) in alcuni centri yoga. Vorrei che questa diventasse la mia professione e vorrei esercitarla in autonomia in tali centri, ma soprattutto in centri di psicoterapia, in aggiunta alle loro sedute. Quale regime fiscale potrei adottare per esercitare tale attività, tenuto conto che non avrei un mio studio, ma la eserciterei nei centri citati? Dovrei aprire una partita Iva come libera professionista o fondare un'associazione sportiva a me intestata? Infine, per questa attività occorre superare l'esame di Stato?

I redditi da dipendente percepiti l'anno prima

Un contribuente con partita Iva (regime ordinario) ha percepito, nel 2023, redditi per lavoro dipendente e collaborazioni superiori a 30.000 euro. Nel 2024 questo soggetto cessa il rapporto lavoro dipendente: di conseguenza, i suoi redditi deriveranno solo da una collaborazione coordinata e continuativa (legata alla carica di amministratore di una Srl) e saranno inferiori a 30.000 euro. Questo soggetto può accedere al regime forfettario?