Accertamento automatizzato o annunciato da un preavviso
A fronte di fattispecie del tutto analoghe - per accertamento Irpef mediante procedura automatizzata, in relazione, ad esempio, per il medesimo anno di imposta, a locazioni registrate ma non dichiarate, o alla decadenza dal regime forfettario - l'ufficio competente intende procedere in maniera diversificata. Più spesso, predispone direttamente l'avviso di accertamento, trattandosi, appunto, di accertamenti da operazioni automatizzate; in alcuni casi, invece (per esempio, nei confronti di alcuni liberi professionisti), lo fa precedere dallo schema d'atto previsto dall'articolo 6-bis dello Statuto del contribuente (legge 212/2000). Si pone il dubbio se questo si traduca in una illegittima disparità di trattamento, nel senso che il contribuente raggiunto dall'avviso di accertamento potrebbe, tutt'al più, fare richiesta di adesione e pagare sanzioni ridotte a un terzo, mentre il professionista "preavvisato" dallo schema d'atto potrebbe, in aggiunta, ricorrere al ravvedimento operoso, con sanzioni ridotte a un sesto.
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