Acquisti intracomunitari e pro rata: i versamenti dovuti
Una società, che opera nel settore dei servizi socio-educativi, fattura con esenzione Iva, ex articolo 10 del Dpr 633/1972. Poiché le fa capo pure una piccola quota di operazioni imponibili connessa a un'attività secondaria, essa matura un pro rata di detraibilità nella misura del 95% dell’Iva sugli acquisti. Avendo effettuato anche acquisti intracomunitari, a seguito della doppia registrazione degli stessi, sia negli acquisti sia nelle vendite, la società stessa si trova a maturare un debito Iva derivante dalla differenza tra Iva a debito, per riporto nelle operazioni attive della quota di Iva registrata nell’operazione Intra, e pro rata di detraibilità sul totale dell’Iva sugli acquisti. È corretto che la società debba versare l’Iva generata con questo calcolo, oppure è possibile "sterilizzare" questa distorsione?
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