Classe A o B: viene scalata tutta l'Iva pagata al rogito
Un privato sottoscrive, nel 2021, un preliminare di acquisto di un appartamento in classe A in un condominio, che verrà costruito da un'impresa di costruzioni dopo la demolizione di un edificio esistente. Alla firma del preliminare, questo soggetto paga 50mila euro a titolo di caparra confirmatoria, senza, quindi, applicazione dell'Iva. Nel 2023 viene sottoscritto l'atto di acquisto dell'appartamento per il prezzo di 350mila euro (che include anche quanto versato come caparra), più il 10% di Iva. Ai fini della detrazione Irpef del 50% dell'Iva, ex articolo 1, comma 76, della legge 197/2022, di Bilancio per il 2023, il privato potrà detrarre tutta l'Iva pagata nel 2023, pari a 35mila euro, oppure l'Iva riconducibile alla caparra pagata nel 2021 non sarà detraibile?
Quesito con risposta a cura di
Marco Zandonà
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