Così il bonus di 200€ per i lavoratori autonomi

Sono farmacista e lavoro nell’ambito della farmacia di mio padre come partecipante all’impresa familiare ex articolo 230-bis del Codice civile.
La  mia partecipazione è inferiore a 35mila euro e verso annualmente un contributo all’Enpaf (Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti) per essere iscritto all’Albo professionale.
Ho diritto al bonus una tantum di 200 euro? In caso affermativo, qual è il soggetto che lo eroga?


Lavoro e previdenza

Un professionista, iscritto all'albo dei geometri, versa i contributi alla Cassa geometri da più di 20 anni. È anche socio accomandatario di un'impresa edile non artigiana, in forma di Sas (società in accomandita semplice), e non percepisce alcun compenso come amministratore. L'utile conseguito nella società supera quello derivante dai compensi da professionista. Anche con riguardo alla partecipazione al lavoro in termini di tempo, l'attività di geometra sta diventando residuale. A quale gestione deve iscriversi questo soggetto, considerando che il reddito di partecipazione alla Sas potrebbe superare anche il minimale contributivo?

Il geometra che è anche accomandatario di una Sas

Dopo il licenziamento ho presentato domanda per beneficiare della Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego), che è stata accolta. Successivamente ho maturato l'idea di avviare un centro di formazione, ma, per farlo, occorreva individuare un locale idoneo a ottenere l'autorizzazione igienico-sanitaria da parte dell'Asl. Tra i requisiti per l'istruttoria Asl c'era la visura camerale, e quindi ho aperto la partita Iva e iscritto la mia nuova impresa al Registro come «ditta non attiva». Dopo un anno sono riuscito a ottenere le autorizzazioni utili per l'avvio di attività tramite pratica Suap (sportello unico per le attività produttive) al Comune di appartenenza. Solo successivamente all'esito positivo della pratica al Suap ho avviato la mia ditta individuale, con iscrizione al Registro imprese come «attiva». Entro 30 giorni dall'avvio dell'attività ho chiesto l'anticipazione Naspi, ma la richiesta mi è stata respinta per mancata comunicazione del reddito presunto all'indomani dell'apertura della partita Iva. Chiedo se, nella situazione descritta, è giusto non concedere l'anticipazione Naspi.

L'anticipazione Naspi negata in assenza di reddito presunto

Chi nel 2022 ha un contratto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa, mentre nel 2021 non aveva redditi o ancora stava terminando gli studi universitari, ha diritto a ricevere il bonus da 150 euro e quello da 200 euro?

La una tantum al co.co.co con reddito zero nel 2021

Un contribuente svolge attività di vendita di corsi online nel settore alimentare (codice Ateco 85.59.20), e per tale attività è iscritto all'Inps gestione commercianti e artigiani. Questo soggetto percepisce, inoltre, compensi di natura professionale come consulente nella produzione di format televisivi, sempre nel settore alimentare, e diritti d'autore come ideatore di programmi televisivi nel medesimo settore. L'attività prevalente, nel 2022, è stata quella del commercio di corsi online, mentre l'attività che diventerà prevalente nel corso del 2023 sarà quella legata al settore dello spettacolo (produzioni televisive). Quale sarà il corretto inquadramento previdenziale per il 2023, considerato che, fino a ora, il contribuente è stato inquadrato nei commercianti e ha conseguentemente pagato i contributi Ivs commercianti? Per la percezione dei diritti d'autore nel mondo dello spettacolo vi sono adempimenti previdenziali?

L'ideatore di format televisivi versa all'Inps spettacolo

Un soggetto intende aprire una partita Iva con codice Ateco 69.20.13 per l'attività di Ced (centro elaborazione dati). Essendo iscritto all'associazione Lapet come tributarista, si occuperebbe anche dell'invio delle dichiarazioni autonomamente e, di conseguenza, aprirebbe come attività secondaria anche quella con codice Ateco 69.20.13. Si chiede se sia possibile l'iscrizione all'Inps nella gestione commercianti, del soggetto in questione in riferimento all'attività prevalente di Ced.

La gestione commercianti Inps se prevale l'attività di Ced

Vorrei sapere se un amministratore di Srl, di cui è anche socio , iscritto alla gestione Inps commercianti, ha diritto al bonus Inps di 200 euro ex Dl 50/2022.

Tutti i requisiti per il bonus di 200 € ad autonomi e coadiutori

Vorrei sapere qual è il regime previdenziale applicabile a un lavoratore autonomo dello spettacolo che svolge attività musicale di disc-jockey, e che emette fattura a società italiane e straniere (in ambito Ue) per eventi danzanti. Attualmente i compensi sono stati assoggettati a gestione separata Inps nella dichiarazione dei redditi.

Il disc-jockey che anima eventi danzanti in ambito Ue

Un medico odontoiatra intende costituire una Sas con la moglie, che lavora come segretaria nello studio. Il 90% del capitale sociale è del medico, che riveste la qualifica di socio accomandatario, e solo il 10% del capitale è della moglie. Dal punto di vista previdenziale, il medico rimane inquadrato nell'Enpam; la moglie può essere inquadrata nell'Inps come dipendente per le ore di lavoro svolte nello studio?

La Sas del marito dentista e della moglie segretaria

Sono una cittadina francese trasferita in Italia nel 2022, con partita Iva da marzo 2022. Vorrei sapere se ho diritto al bonus di 200 euro, non avendo un reddito di riferimento in Italia nel 2021, oppure se devo fare riferimento al reddito dichiarato in Francia. Preciso che il reddito prodotto in Francia nel 2021 è maggiore di 35mila euro.