Due vie per le plusvalenze della Sas che cede un immobile
Una Sas (società in accomandita semplice) realizza, nel 2025, una plusvalenza di 500mila euro per la cessione di un fabbricato commerciale. Nel caso in cui la società optasse per la rateizzazione della plusvalenza in cinque anni, i soci iscritti alla gestione Inps commercianti sarebbero tenuti al pagamento dei contributi Inps in base alla quota di reddito, che comprenderebbe, per i suddetti cinque anni, la quota annuale complessiva di 100mila euro (un quinto della plusvalenza)? Oppure ciò non è possibile e, ai fini previdenziali, l’intera plusvalenza andrà dichiarata nell’anno 2025, fruendo, quindi, della contribuzione nei limiti del massimale?
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