Iva

    E' legittima l'emissione di una nota di credito riepilogativa

    A seguito del fallimento (dichiarato ante 26 maggio 2021) di un cliente di una società, quest'ultima è rimasta esposta per la somma chirografaria di circa 3 milioni di euro di cui 2,68 milioni di imponibile e 340 mila di Iva. Il curatore ora sta chiudendo il fallimento con esito infruttuoso per i creditori chirografari. La creditrice quindi, all’atto di chiusura del fallimento, ha intenzione di emettere le note di variazione ex articolo 26 al fine di recuperare l’Iva non incassata. Il credito vantato nei confronti del fallimento è composto da centinaia di fatture, per cui sorge la questione relativa alla formalizzazione delle note di credito. Per comodità si vorrebbe procedere ad emettere unica nota di variazione nella cui descrizione si vorrebbe citare a riferimento il credito risultante dall’istanza di fallimento, suddiviso per aliquote Iva (quindi indicando l’imponibile soggetto Iva 22%, 10%, 4%, ed esente Iva articolo 10). Naturalmente si potrebbe allegare alla nota di credito elettronica copia Pdf dei registri Iva ove sono contenute le fatture originarie. Si chiede se tale procedura sia accettabile o si debba indicare nella nota di credito ogni singola fattura con imponibile e Iva

    • Quesito con risposta a cura di

      Giorgio Confente

      Professionista

      Procedi con la lettura del Quesito

      La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.

      Oppure

      SCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO

      CON L'ABBONAMENTO POTRAI:

      • chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
      • consultare le versioni precedenti delle risposte;
      • salvare i tuoi preferiti;
      • accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
      1 mese a49,00
      Abbonati
      Approfondimenti sul tema