Fondo pensione, la morte «prematura» dell'iscritta
A seguito del decesso della madre (pensionata statale, vedova) di tre figli, due di loro hanno inoltrato al fondo pensione, cui la defunta era iscritta, domanda di riscatto della posizione a lei intestata, mentre il terzo erede non lo ha fatto. Non risulta che ci sia un testamento. Ai fini della gestione della domanda, il fondo ha chiesto che la modulistica venga firmata anche dal terzo erede, il quale, però, ha dichiarato che non firmerà, in quanto non intende collaborare (tra l'altro, non ha voluto presentare la dichiarazione di successione, come invece hanno fatto gli altri due eredi). Chiediamo, quindi, conferma circa la legittimità della domanda di riscatto della posizione inviata: ciascun erede può agire autonomamente per la liquidazione della propria quota del fondo pensione - e il fondo è tenuto a evadere la richiesta - oppure è opponibile la mancata richiesta da parte degli altri eredi?
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