Forfait, così l'indicazione del bollo nella certificazione unica
L’agenzia delle Entrate, con la risposta 428/2022, ha fornito il proprio parere relativamente alle modalità di addebito in fattura dell’imposta di bollo da parte dei contribuenti che aderiscono al regime forfettario, dichiarando che l’imposta di bollo di 2 euro evidenziata nelle fatture emesse da tali contribuenti (che non sono assoggettati a Iva), quando la somma in essa indicata è superiore a 77,47 euro, costituisce ricavo o compenso ed è quindi imponibile ai fini delle imposte dirette. Alla luce di quanto riportato, il cessionario/committente che ha ricevuto la prestazione da un professionista, che ha riaddebitato il bollo, deve compilare la certificazione unica riportando il bollo insieme al compenso con il codice 24 (punto 6). In definitiva nella certificazione per il contribuente che opera in regime forfettario e che riaddebita l’imposta di bollo di 2 euro al proprio cliente il bollo addebitato in fattura rappresenta reddito per il professionista. Il committente può rilasciare una Cu che non rispecchia la fattura emessa dal professionista il quale ha indicato, invece, il bollo con il codice N1?
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