Gli spostamenti degli addetti in «preparazione» di trasferte
Un'azienda, che applica il contratto collettivo nazionale Chimici artigiani, gestisce le trasferte dei suoi dipendenti (operai e impiegati) in base all'articolo 85, che, tuttavia, non regolamenta le ore di viaggio, le quali non vengono conteggiate nel normale orario di lavoro. In caso di trasferte di più giorni in Italia o all'estero (con viaggi in aereo), come si deve conteggiare l'orario di lavoro? Come si considera il tempo trascorso per passare a prendere l'autovettura aziendale e poi raggiungere il posto di lavoro assegnato, nel caso di trasferta in aereo già concordata e preventivata da tempo?
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