Il bonus di 200 € non rientra nel Temporary framework

Confermate  che il bonus di  200 euro previsto per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti non rientra nel Temporary framework?

Fisco

Sono proprietaria di un magazzino che è rimasto per lungo tempo sfitto. Il 1° settembre 2021 l'ho affittato per un anno, a un canone pari a 200 euro al mese. Nella dichiarazione dei redditi 2022 (relativa al 2021) ho dimenticato di inserire le quattro mensilità percepite (per un totale di 800 euro), continuando a dichiarare solo la rendita catastale. Quest'anno, compilando il 730/2023, mi sono accorta dell'errore e vorrei sapere come posso rimediare e denunciare i 760 euro effettivamente riscossi, pari agli 800 euro delle quattro mensilità, al netto della percentuale di abbattimento dello 0,05 per cento.

Un'integrativa per dichiarare tardivamente i canoni locatizi

Una Srl costituita il 15 novembre 2022, con il primo esercizio scadente il 31 dicembre 2023, il 10 dicembre 2022 acquisisce la partecipazione del 50% di una società di persone Sas. La Sas presenta la dichiarazione dei redditi 2022 e imputa l'utile, per trasparenza, ai soci al 31 dicembre 2022, tra i quali rientra la Srl La Srl presenterà nel 2024 la sua prima denuncia dei redditi relativi al 2023, dove dichiarerà sia l'utile percepito dalla Sas relativo al 2022 sia quello relativo al 2023. Vorrei sapere se corretta tale impostazione.

Così la Srl dichiara l'utile per la partecipazione nella Sas

Ho ricevuto una Cu (Certificazione unica) relativa ai redditi da affitti brevi percepiti nel 2022 per un mio immobile gestito da un intermediario. L'immobile è stato affittato più volte durante l'anno, sempre per periodi inferiori ai 30 giorni. È corretto che, dichiarando in forma aggregata, al punto 1 sia indicato il numero dei singoli contratti e al punto 5 il numero totale dei giorni derivante dalla somma dei singoli periodi?

La Cu dell'intermediario per gli affitti brevi del 2022

Una società in nome collettivo in liquidazione ha rivalutato il 17 dicembre 2020, con perizia di stima, un immobile strumentale. I valori rivalutati sono riportati nel registro cespiti e nel bilancio 2020. La società non ha versato l'imposta sostitutiva del 3% e non ha indicato i dati relativi alla rivalutazione nel modello Redditi Sp 2021. Si chiede se è possibile sanare la situazione procedendo così: - pagare entro il 30 giugno 2023 l'imposta sostitutiva del 3% con ravvedimento operoso; - pagare relativamente al periodo di imposta 2020 duecento euro, fruendo della sanatoria per le irregolarità formali ex legge 197/2022; - presentare una dichiarazione rettificativa modello Redditi Sp/2021, indicando i dati relativi alla rivalutazione, quadro Rv. In quale dichiarativo bisognerà indicare il versamento dell'imposta sostitutiva che si andrà a pagare adesso?

L'Ade si pronuncia sull'irregolare rivalutazione dei beni d'impresa

Nel 2022 non ho presentato il modello Redditi Pf. Percepisco redditi derivano da lavoro dipendente e canoni di locazione in regime di cedolare secca. Ho anche diverse spese da portare in detrazione/deduzione. Pur trattandosi di omessa dichiarazione, posso presentare tardivamente il modello Redditi nel 2023, per ridurre le sanzioni?

Sanzioni attenuate per il «Redditi» presentato entro novembre '23

Secondo quanto disposto dal Dl 104/2020 è stata eseguita una rivalutazione di beni strumentali, con valenza solo civilistica, quindi senza versamento di imposte sostitutive, sul bilancio di una società a responsabilità limitata appostando il saldo attivo di rivalutazione (riserva) nel patrimonio netto. Le norme sulla rivalutazione classificano le riserve di questo tipo come riserve di utili soggette a tassazione nei confronti dei soci in caso di distribuzione, che andrebbero indicate nel prospetto del capitale e delle riserve del modello Redditi Sc al rigo RS134. Essendo il saldo attivo di rivalutazione generato da incrementi di elementi patrimoniali (beni strumentali, immobili e impianti) appare più corretto indicare la riserva nell'alveo delle riserve di capitale (rigo RS131). Si chiede un parere in tal senso.

La riserva di rivalutazione con valenza civilistica va in RS134

Un cittadino straniero, che risiede all’estero, detiene un immobile in Italia che nei mesi estivi affitta con contratti di locazione breve. Sui canoni gli viene trattenuta la ritenuta del 21% da parte dell’intermediario che incassa gli importi dai turisti. Fino a ora il cittadino estero ha sempre presentato una dichiarazione in Italia confermando l’applicazione della cedolare secca. Si chiede se il contribuente in questione sia esonerato dalla presentazione della dichiarazione ove non intenda optare per la tassazione ordinaria dei canoni di locazione.

Niente dichiarazione per l'immobile dello straniero locato con cedolare

Sono l'erede di un professionista deceduto nel 2022. Dalla data del decesso fino al 31 dicembre 2022, ho pagato i debiti del professionista, ma - in attesa della denuncia di successione, prevista per il 2023 - non ho emesso fatture per compensi. In qualità di erede, devo dichiarare nel mio modello Redditi Pf - a tassazione separata - i compensi del defunto dal momento del decesso alla chiusura della partita Iva. Come posso dichiarare le suddette spese, sostenute nel 2022, non avendo alcun compenso/ricavo dichiarabile per il medesimo anno d'imposta?

I debiti pagati «in anticipo» dall'erede del professionista

Il 30 giugno 2022 una Spa è stata messa in liquidazione ed entro nove mesi dalla liquidazione presenterà il modello Redditi Sc. Nel corso del 2022 la società ha subito alcune ritenute d’acconto. Nel modello dichiarativo da presentare per il periodo d’imposta ante liquidazione (1° gennaio-30 giugno 2022) deve includere nel quadro RN, rigo 15 (ritenute d’acconto) l’importo delle sole ritenute contabilizzate fino al 30 giugno oppure, dato che il sostituto d’imposta certificherà le ritenute operate per l’intero 2022, l’intero importo andrà inserito nel modello Redditi post liquidazione?