Il cambio di destinazione può configurare un abuso
Siamo due soci in parti uguali di una Snc (società in nome collettivo), proprietaria - in una zona industriale di tipo D - di un capannone, di un alloggio del custode e di uno scoperto pertinenziale, il tutto concesso nei primi anni 70, alla luce di un regolamento edilizio del gennaio 1970, che prevedeva per questa zona solo insediamenti industriali, con assoluta esclusione di edifici a uso abitazione di qualunque tipo, eccetto gli alloggi del custode. La Snc vorrebbe ora cedere ai soci, persone fisiche, l'alloggio e lo scoperto pertinenziale, rimanendo invariata solo la destinazione del capannone.È possibile scindere l'alloggio dal capannone, considerando che non si rispetterebbe la concessione originaria e che l'alloggio verrebbe trasformato in abitazione privata, con il terreno che si trasformerebbe di fatto da pertinenza industriale ad area verde a uso esclusivo dell'abitazione stessa? Si va incontro a un doppio cambio abusivo di destinazione d'uso? Si incorre in un illecito urbanistico-edilizio, o nel reato di lottizzazione abusiva?
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