Il compenso erogato dall'Inps al medico fiscale
Un medico fiscale, titolare di partita Iva in convenzione con l'Inps, ha ricevuto, fino al mese di agosto 2023, i cedolini che riportavano il compenso lordo spettante per le visite e la ritenuta fiscale del 20% su questi compensi. AI fini Iva, i cedolini venivano registrati trattandoli come fatture emesse e come operazioni esenti, ex articolo 10 del Dpr 633/1972. Dal mese di settembre 2023, i cedolini Inps riportano anche le trattenute per contributi Enpam (Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri), e la ritenuta fiscale non viene più calcolata sui compensi lordi, ma sui compensi al netto delle trattenute Enpam. Si chiede se il medico deve continuare a registrare ai fini Iva e Irpef (reddito di lavoro autonomo, quadro E) i compensi lordi, considerando le trattenute come oneri deducibili, da inserire nel quadro P. Si teme che, in questo caso, non ci sarà corrispondenza tra la certificazione unica rilasciata dall'Inps e le risultanze della contabilità.
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