Il coworking dell'architetto nei locali di cui è proprietario
Un contribuente, che svolge attività professionale di architetto, è proprietario dell'immobile in cui lavora e ha stipulato un contratto di coworking con un collega architetto, al quale ha concesso una parte dei locali e l'utilizzo di alcuni servizi dello studio, il tutto a fronte di un corrispettivo forfettario mensile. L'architetto concedente emette, per i corrispettivi che riceve mensilmente, una fattura, con addebito del contributo Inarcassa del 4% e Iva. Si chiede se, in virtù del nuovo principio di "onnicomprensività" nella determinazione del reddito di lavoro autonomo, i suddetti corrispettivi devono essere assoggettati a ritenuta d'acconto, al pari dei compensi professionali.
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