Tutela del consumatore

    Il livello minimo consentito in alimenti «senza lattosio»

    Ho acquistato - in un punto vendita afferente a una nota catena di distribuzione - una mozzarella recante (tra l'altro) sulla confezione la dicitura «senza lattosio», con la specificazione, però, che la mozzarella stessa contiene una quantità di lattosio inferiore allo 0,01 per cento. Ora, anche se detta (minima) quantità di lattosio consente - di per sé - di annoverare la mozzarella in questione tra i prodotti lattiero-caseari privi di lattosio, c'è da chiedersi se il tenore "letterale" della prima indicazione citazione («senza lattosio»), sia potenzialmente in grado di ingenerare in un consumatore allergico al lattosio una qualche confusione circa la "totale" assenza del lattosio stesso.Chiedo, peraltro, se la "fictio iuris" di equiparare un minimo tenore di lattosio a un prodotto che ne sia privo possa scagionare il venditore/produttore in caso di "danno da consumo".

    • Quesito con risposta a cura di

      Maurizio Di Rocco

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