Il neo-usufruttuario continua a utilizzare i vantaggi
Per ristrutturazioni edilizie fatte su immobili di proprietà di mia moglie, ho sostenuto spese quale familiare convivente e godo delle relative detrazioni fiscali. Adesso, mia moglie vorrebbe trasferire la nuda proprietà di tali beni a nostra figlia e l'usufrutto a me. Dopo una donazione così congegnata, posso io continuare a detrarre, in qualità di usufruttuario, le rate residue, considerato che si riferiscono a spese sostenute da me quale familiare convivente, antecedentemente alla donazione? La circolare 17/E/2023 afferma, prima, che «il familiare convivente del proprietario dell'immobile può fruire della quota di detrazione per spese sostenute anche nell'ipotesi in cui l'unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti gli interventi venga ceduta» e, poi, che, «in caso di vendita (equiparata alla donazione) dell'immobile sul quale sono stati eseguiti i lavori e contestuale costituzione del diritto di usufrutto, le quote di detrazione non fruite dal venditore si trasferiscono al nudo proprietario». Nel documento di prassi, secondo quanto ho capito, si parla di quote che spettavano al proprietario venditore, e non al familiare convivente, che dovrebbe continuare a poter fruire delle detrazione. È così?
Quesito con risposta a cura di
Procedi con la lettura del Quesito
La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.
OppureSCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO
CON L'ABBONAMENTO POTRAI:
- chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
- consultare le versioni precedenti delle risposte;
- salvare i tuoi preferiti;
- accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
1 mese a49,00€Abbonati







