Il non iscritto all'Aire deve provare che vive all'estero

Vivo in Polonia, dove sono stato durante tutto il 2024 - tranne alcuni giorni di vacanza in Italia - avendo un contratto a tempo indeterminato dal 1° febbraio 2024 e un contratto di locazione con durata 1° gennaio-31 dicembre 2024. Soddisfo entrambi i requisiti per il riconoscimento della residenza fiscale in Polonia - ossia avere il centro degli interessi personali ed economici ed essere presente per più di 183 giorni all'anno nel Paese -, per cui l'amministrazione polacca mi ritiene fiscalmente residente nel 2024 e ho il certificato di residenza fiscale. Non mi sono iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e, quindi, anche per l’Italia risulto fiscalmente residente, anche se questo è l’unico parametro che mi farebbe rientrare fra i residenti in Italia. Italia e Polonia hanno firmato una convenzione per evitare le doppie imposizioni, ratificata con legge 97/1989. Secondo l’articolo 4 («Domicilio fiscale») di tale accordo, sono considerato fiscalmente residente in Polonia (abitazione permanente, centro degli interessi vitali, soggiorno abituale in Polonia). Non ho case di proprietà né in Italia né in Polonia, e l’unico mio reddito deriva dal citato rapporto di lavoro a contratto a tempo indeterminato. Vorrei sapere se devo presentare la dichiarazione dei redditi anche in Italia.