Il riclassamento da C/2 a D/7 dopo la stipula del rogito
Un privato ha acquistato un immobile uso abitativo con relative pertinenze (categorie C/2 e C/6), liquidando l’imposta di registro sulla base del valore catastale (prezzo-valore). L’agenzia delle Entrate, qualche mese dopo, ha notificato un accertamento catastale, in quanto non ha accettato la proposta di classamento e di rendita (fatta prima del rogito) di uno degli immobili compravenduti, che è stato riclassificato da C/2 a D/7, con attribuzione di nuova (e ben maggiore) rendita. L’accertamento non è stato impugnato ed è, quindi, divenuto definitivo. La rettifica del classamento e della rendita del C/2, che è stato variato in D/7, ha effetti sulle imposte d’atto liquidate in sede di acquisto? In altre parole, l’agenzia delle Entrate può riliquidare l’imposta di registro dovuta sull’acquisto immobiliare in base al nuovo classamento e alla nuova rendita? In caso di risposta affermativa, come è meglio comportarsi?
Quesito con risposta a cura di
Procedi con la lettura del Quesito
La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.
OppureSCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO
CON L'ABBONAMENTO POTRAI:
- chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
- consultare le versioni precedenti delle risposte;
- salvare i tuoi preferiti;
- accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
1 mese a49,00€Abbonati







