Il risarcimento giudiziale non è soggetto all'imposta
Un nostro cliente ha vinto una causa civile, relativa a un contenzioso instaurato contro un suo ex cliente, che ha esercitato il recesso da un contratto senza un giustificato motivo. Nella sentenza, il giudice condanna la parte soccombente al pagamento della somma presente nel contratto, oltre all'Iva. Trattandosi del risarcimento di un danno (l’oggetto del contratto non verrà consegnato all’ex cliente, che ha esercitato il recesso), l'Iva non dovrebbe essere applicata, in base a quanto previsto dall'articolo 15 del Dpr 633/1972. È corretto? Anche se nella sentenza è evidenziata l'Iva, e nell’eventualità che questa sia versata, quale potrebbe essere l’oggetto di una eventuale fattura, in considerazione del fatto che non vi è alcuna cessione di bene o prestazioni di servizi? Infine, nel caso in cui non si applichi l'Iva, sarà necessario versare il 3% a titolo di imposta di registro per la registrazione della sentenza; quali sono le tempistiche del versamento? È possibile utilizzare crediti tributari (nello specifico, Iva) per compensare in F24 l’importo dovuto?
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