Il superbonus sui lavori della Onlus socio-sanitaria

Una Onlus è iscritta al Runts (Registro unico nazionale del terzo settore) e possiede tutti i requisiti soggettivi previsti dall'articolo 119, comma 10-bis, del Dl 34/2020 per accedere al superbonus 110 per cento. Infatti, essa svolge attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, e possiede immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d'uso gratuito registrato; inoltre, i membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso o alcuna indennità di carica. In data 28 marzo 2024, questa Onlus ha presentato la Cilas (comunicazione inizio lavori asseverata superbonus) per svolgere lavori di adeguamento sismico, rientrando, così, tra i soggetti ammessi allo sconto in fattura e al superbonus. Il 5 dicembre 2024, è stata presentata una integrazione alla Cilas, con l’inserimento di lavori di efficientamento energetico. Nella stessa data, sono iniziati i lavori. Con la legge di Bilancio per il 2025 (n. 207/2024), la Onlus può ancora beneficiare del superbonus 110% per l'anno 2025, oppure rientra tra quei soggetti che potranno applicare il superbonus solo con l'aliquota del 65 per cento, avendo inviato la Cilas entro il 15 ottobre 2024? Nel caso in cui si possa applicare l'aliquota del 110 per cento, occorrerà attendere la nuova modalità del contributo, con stanziamento di 100 milioni di euro a favore delle Onlus per il 2025?