Compravendita e locazioni

    L'affitto con cedolare secca sospende l'aumento del canone

    Ho stipulato in data 1° febbraio 2019 un contratto di locazione immobile residenziale tra privati. Questo contratto ha durata 4 anni + 4 anni in cedolare secca. In questi giorni (visto che i primi 4 anni scadono il 31 gennaio 2023) mi sono recato presso un Caf per prorogare il contratto per 4 anni richiedendo il passaggio da cedolare secca a tassazione Irpef con conseguente adeguamento dei canoni in base al valore Istat. La risposta del Caf è stata che io posso passare in regime Irpef ma non essendo scritto sul contratto di locazione che i canoni si possono adeguare all'Istat io non posso richiedere mai e poi mai aumenti. È giusto quanto detto dal Caf? Se nel contratto invece ci fosse stato scritto della possibilità di aumentare i canoni in base Istat io quando avrei dovuto aumentare il canone già quest'anno dal 1° febbraio 2023 oppure avrei dovuto aspettare un anno cioè l'aumento scatterebbe l'anno prossimo cioè il 1° febbraio 2024?

    • Quesito con risposta a cura di

      Matteo Rezzonico

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