L'italiano residente in Ucraina rientrato in patria nel 2022
Un soggetto, iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e residente in Ucraina da molti anni, è titolare di un'azienda in Ucraina ed è consigliere di amministrazione in una Srl italiana. Rientrato in Italia nel mese di febbraio 2022, allo scoppio della guerra, vi è rimasto per un periodo superiore a 183 giorni, in quanto impossibilitato a rientrare in Ucraina a causa di forza maggiore. Come dev'essere tassato il compenso percepito in qualità di consigliere di amministrazione della Srl italiana? Si considera il soggetto residente all’estero, applicando la ritenuta a titolo d’imposta del 30 per cento? Oppure, visto che sono stati superati i 183 giorni di permanenza (forzosa) in Italia, il compenso verrà tassato in forma ordinaria, considerando il soggetto residente in Italia? Si precisa che la persona fisica mantiene le sue relazioni personali ed economiche più strette (centro degli interessi vitali) in Ucraina, e questo rileva alla luce dell’articolo 4, comma 2, lettera a, della convenzione Italia-Ucraina contro le doppie imposizioni.
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