L'uso diverso mette a rischio il credito per ristrutturazione
Un contribuente possiede un immobile A/7. Nel 2021 ha effettuato dei lavori rientranti nel bonus facciate per i quali ha recuperato 1/10 del bonus nel modello 730/2022 e ceduto le restanti nove rate a Poste italiane. Nel 2022 ha terminato i lavori rientranti nel bonus facciate e ha effettuato lavori di ristrutturazione edilizia con detrazioni 50% e lavori rientranti tra le spese previste per l'ecobonus, con detrazione al 65 per cento. Terminati i lavori, vorrebbe cedere i crediti fiscali per bonus facciate, ristrutturazione edilizia ed ecobonus, relativi ai lavori svolti nel 2022, e, successivamente, cedere in comodato d'uso gratuito o locazione una porzione dell'immobile oggetto dei lavori a una società che lo utilizzerà per lo svolgimento dell'attività di affittacamere. I crediti fiscali per i lavori svolti nel 2021 e nel 2022 restano validi anche dopo tale cessione parziale dell'immobile oppure vengono meno i requisiti necessari per fruire dei crediti fiscali,e quindi è necessaria la restituzione delle somme portate in detrazione?
Quesito con risposta a cura di
Alessandro Borgoglio
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