Agricoltura

    La comunione irrigua a cui si aggiungono altri vicini

    Alcuni proprietari di fondi rustici a uso agricolo hanno acquistato in comproprietà un terreno agricolo, in cui è situato un pozzo artesiano, per installarvi l’impianto di sollevamento e distribuzione acque destinato all’irrigazione dei propri terreni. La quota di comproprietà è proporzionale alla superficie di terreno posseduta da ciascuno dei proprietari alla data di stipula dell'acquisto. Successivamente alla stipula, i comproprietari hanno costituito una comunione irrigua e installato l’impianto di sollevamento e distribuzione della acque dal pozzo artesiano. Hanno poi realizzato la conduttura irrigua e una cabina elettrica. Nel tempo l’utilizzo del pozzo artesiano è stato esteso ad altri proprietari di fondi agricoli viciniori, che hanno fatto richiesta, previo versamento di una somma stabilita con verbale di assemblea dei “comunisti”, quale partecipazione alle spese per l’impianto di sollevamento e la relativa conduttura. Una scrittura privata tra le parti riconosce ai subentrati i diritti previsti per i comunisti. Si chiede se questa modalità è corretta e se può essere utile costituire una nuova comunione, che comprenda tutti.

    • Quesito con risposta a cura di

      Elisabetta Mizzau

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