Diritto societario

    La delibera sul compenso dei soci amministratori

    Una Srl, qualificabile come piccola media impresa (Pmi), presenta la seguente compagine sociale, con le rispettive quote di capitale: socio A, 20 per cento; socio B, 20 per cento; socio C, 20 per cento; socio D, 5 per cento; socio E (padre del socio D), 15 per cento; socio F, 20 per cento. Il consiglio di amministrazione della Srl è composto dai soci A, B, C e D, i quali rappresentano il 65% del capitale sociale, il che consente loro un assoluto controllo della società, tenuto anche conto che non sono richieste maggioranze qualificate per deliberazioni assembleari. Una previsione statutaria prevede la facoltà di attribuire ai consiglieri, oltre a un'indennità annuale, compensi proporzionati all’utile netto di esercizio. In sede di assemblea che determina, a favore del consiglio di amministrazione, il compenso variabile proporzionato all’utile netto di esercizio, i soci/consiglieri (A, B, C e D) devono astenersi, lasciando al solo voto dei soci E e F l’assunzione della delibera in argomento?

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