Successioni e donazioni

    Niente prelazione se è cessata la comunione ereditaria

    A seguito di più successioni ereditarie (tre, per la precisione), quattro fratelli sono diventati proprietari, con quote indivise e uguali, di un piccolo fabbricato e di un appezzamento di terreno di circa mille metri quadrati, con destinazione urbanistica in zona di completamento. Due dei quattro fratelli hanno firmato un preliminare di compravendita con un terzo, estraneo alla famiglia, trasmettendolo agli altri due per l'eventuale esercizio del diritto di prelazione. Il diritto di prelazione è stato esercitato, ma poco dopo è stato rigettato in base al presupposto che tale diritto era venuto meno in quanto, con l'ultima successione ereditaria, era stato estinto un libretto di deposito postale, mentre il diritto di prelazione andava esercitato sull'intero asset ereditario. È corretto quanto affermato? Il libretto non faceva parte delle prime due successioni, in quanto era nelle disponibilità del terzo fratello defunto, ed era cointestato con gli altri due che hanno firmato il preliminare.

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