Partecipazione a concorsi: il peso di precedenti penali
Dal casellario giudiziale di un soggetto non risulta alcunché. Tuttavia, dalla visura ex articolo 33 del Dpr 313/2002, risulta una sentenza - di oltre 10 anni fa - per violazione dell'articolo 186 (guida in stato di ebbrezza), commi 2.c) e 2-bis del Codice della strada (Dlgs 285/1992), con applicazione degli articoli 444 e 445 del Codice di procedura penale e sospensione condizionale della pena a seguito di patteggiamento. Inoltre, nulla risulta dal certificato carichi pendenti dello stesso soggetto, ma è comunque in corso, da oltre quattro anni, un procedimento a suo carico presso il giudice di pace (articolo 582 del Codice penale); il procedimento, peraltro, è destinato a estinguersi nel corso di una prossima udienza, con la remissione reciproca della querela, già concordata informalmente tra le parti. Stante questa situazione, qualora vincesse un concorso bandito dal ministero della Giustizia, il cui bando include come requisito il possesso di qualità morali e di condotta previste dall’articolo 35, comma 6, del Dlgs 165/2001, il soggetto in questione verrebbe assunto? Nel caso in cui, invece, la stessa persona partecipasse ad altri concorsi pubblici, per i quali occorre comunque dichiarare i precedenti penali, anche se non ostativi all'assunzione, sarebbe tenuta a dichiarare quanto sopra, anche se dai certificati non risulta?
Quesito con risposta a cura di
Massimo Sanguini
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