Quali aiuti deve autodichiarare l'Asd entro il 30 novembre 2022

Una associazione sportiva dilettantistica (Asd) che ha ottenuto contributi a fondo perduto dal Dipartimento per lo Sport negli anni 2020 e 2021 (bonus locazioni e altri bonus forfettari) ex articolo 217 del Dl 34/2020 e articolo 10 del Dl 157/2020, deve presentare l'autodichiarazione "Aiuti Covid" in scadenza il 30 novembre 2022? 


Settori economici

Si chiede se, per un'associazione non riconosciuta che ha optato per il regime ex legge 398/1991, il 50% dell'Iva non versata all'erario, sulle prestazioni eseguite verso soggetti non soci, dev'essere conteggiato insieme con l'imponibile derivante dai ricavi commerciali al fine del confronto con le entrate non commerciali (quote associative ed entrate decommercializzate).

Detrazione Iva non imponibile per l'ente in regime di forfait

Una associazione sportiva dilettantistica (Asd) che ha ottenuto contributi a fondo perduto dal Dipartimento per lo Sport negli anni 2020 e 2021 (bonus locazioni e altri bonus forfettari) ex articolo 217 del Dl 34/2020 e articolo 10 del Dl 157/2020, deve presentare l'autodichiarazione "Aiuti Covid" in scadenza il 30 novembre 2022?

Un’associazione culturale, che ha partita Iva e svolge anche attività commerciale, è obbligata alla richiesta del numero Rea in Camera di commercio?

«Rea», l'attività economica impone l'obbligo di iscrizione

Un'associazione sportiva dilettantistica (Asd), in regime forfettario ex legge 398/1991, con l'anno associativo non solare (per esempio 1° settembre-31 agosto) deve compilare il modello Redditi Enc indicando nel periodo d'imposta le date corrispondenti all'anno associativo (includendo, quindi, nel modello i ricavi derivanti da attività commerciali rientranti in tale periodo), oppure deve compilare il modello Redditi Enc indicando nel periodo d'imposta le date corrispondenti all'anno solare e, di conseguenza, includere i ricavi da attività commerciale corrispondenti a questo periodo?

Asd: il periodo d'imposta «copre» l'anno associativo

Vorrei sapere se, per la fornitura di una idroambulanza a un'associazione di volontariato, si beneficia ancora della possibilità di recuperare l'Iva applicata mediante compensazione.

Aiuti per l'idroambulanza dell'associazione di volontariato

Siamo una associazione di promozione sociale (Aps) regolarmente iscritta nel Runts con sede in provincia di Milano. Abbiamo attività tipicamente istituzionale con un progetto di istruzione prescolare fornito ai figli dei soci dell'Aps. Forniamo il servizio con volontari ma anche con personale qualificato a libro paga e un collaboratore autonomo occasionale. Il nostro commercialista insiste sul fatto che sul valore di base imponibile dei costi del personale e del lavoratore autonomo occasionale occorre pagare l'Irap. Dato che la Regione Lombardia agevola le associazioni senza scopo di lucro escludendole dalla la fiscalità Irap, vorremmo sapere se dobbiamo presentare il modello Irap/2022 e versare la relativa imposta.

Anche le Aps in Lombardia devono versare l'Irap

Una società sportiva dilettantistica (Ssd), in forma di Srl, costituita nel 2022, esercita attività di gestione di palestre. Da statuto, tale società non può perseguire fini lucrativi e deve ispirarsi alle disposizioni dettate dal Coni. Le società sportive dilettantistiche, al pari delle associazioni sportive dilettantistiche (Asd), possono esercitare l'opzione per il regime agevolato prevista dalla legge 398/1991. Con tale esercizio, la Ssd godrebbe di notevoli benefici ai fini Ires, Irap e Iva. Poiché nel 2022 la Ssd ha sostenuto investimenti per oltre 100mila euro (con Iva pari a circa 20mila euro), è possibile decidere di non esercitare l'opzione prevista dalla legge 398/1991 e detrarre l'Iva sugli acquisti? L'opzione può essere esercitata nel 2023?

La Ssd è libera di decidere quando optare per il regime agevolato

Una diocesi (ente ecclesiastico riconosciuto) ha rapporti con un’azienda editoriale (società per azioni), senza possedere partecipazioni nella stessa. Nello specifico, la Spa si occupa di pubblicare il settimanale diocesano come edizione locale di un proprio prodotto, e si occupa anche della vendita delle copie, degli abbonamenti e degli spazi pubblicitari. A chiusura del bilancio, la Spa riconosce alla diocesi gli utili, derivanti dalla vendita degli abbonamenti e della pubblicità del settimanale diocesano, attraverso una fattura erogata dalla diocesi per servizi di promozione dell'edizione locale del prodotto editoriale. La diocesi, in possesso di partita Iva utilizzata unicamente per la fatturazione come descritta, ha diritto all’Ires agevolata?

Enti ecclesiastici e Ires, i paletti alla riduzione

In occasione di una manifestazione, un'associazione culturale composta da soli soci, senza dipendenti e, quindi, non iscritta all'Inail, deve avvalersi della collaborazione (prettamente gratuita e occasionale) di volontari. Si chiede se l'associazione è tenuta a provvedere alla denuncia Inail per coprire il rischio infortuni dei volontari, oppure se deve stipulare con un'agenzia di assicurazione polizze infortuni e responsabilità civile verso terzi, sempre in riferimento ai volontari.