Quali soluzioni per l'edificio terremotato ancora inagibile
Sono comproprietaria di un immobile sito in un Comune rientrante nel perimetro del sisma del 2009 che interessò L’Aquila e i territori limitrofi. Lo stato di compromissione della stabilità dell’immobile ne determinò la dichiarazione di “inagibilità”. In forza delle disposizioni successive, l’immobile fu inserito in un “aggregato edilizio”, composto da tre edifici gravemente danneggiati, con muri in comune, allo scopo di elaborare un intervento edilizio per la messa in sicurezza degli immobili, costruiti nei primi anni del '900. Per motivazioni diverse, nessun progetto di “messa in sicurezza” è stato mai realizzato, e nemmeno iniziato. Considerato il tempo trascorso, e tenendo conto che l’incuria e i fenomeni atmosferici hanno aggravato lo stato di danneggiamento dell’immobile, sottoposto a una sorta di “fermo” che ci impedisce qualunque decisione, chiedo che cosa si può fare per porre fine a questa situazione. C'è la possibilità di demolirlo, oppure donarlo al Comune?
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