Ricambi auto «interni» da imputare al bene riparato
Una società, che opera nel settore auto, esercita attività di autofficina e vendita di auto usate. L'autofficina effettua manutenzione sia sulle auto di clienti esterni sia su veicoli usati di proprietà, ma destinati alla rivendita, per le quali non viene emesso alcun documento fiscale. Per ovviare al problema di come gestire il magazzino dei ricambi, nel caso di interventi effettuati sulle auto di proprietà usate, la società, al termine dei lavori di manutenzione, elabora un documento interno simile a una commessa o di una scheda lavoro, che riepiloga i pezzi di ricambio utilizzati. Le auto usate, dopo essere state revisionate, vengono cedute a clienti a un prezzo omnicomprensivo, esponendo nel documento fiscale il modello dell’auto, ma non il dettaglio degli interventi eseguiti per la revisione. La procedura seguita è corretta, per evitare che ricambi utilizzati per revisionare auto usate, risultino ancora a rimanenze finali di prodotti?
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