Sanabile il reverse charge errato se non provoca omesso versamento
Nel 2021 una Srl di costruzioni ha realizzato su un proprio immobile un intervento di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione del fabbricato. Le imprese appaltatrici dei lavori hanno emesso fatture in reverse charge interno. La Srl ha erroneamente applicato l’aliquota Iva del 4% anziché del 10% nell’integrazione delle predette fatture, con conseguenti liquidazioni periodiche errate per il 2° e il 3° trimestre 2021, oltre all'errata dichiarazione Iva 2022 per l’anno 2021 (l’imposta dovuta del quadro VL non è ovviamente cambiata rispetto alla dichiarazione originaria). Sono irregolarità formali? È possibile sanare le suddette violazioni con il versamento di 200 euro previsto dalla legge 197/2022, di Bilancio per il 2023, per la sanatoria delle irregolarità formali?
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