Se l'unico reddito risulta soggetto a cedolare secca
Una signora - che si dedica alla famiglia a tempo pieno da gennaio 2023, versando il premio di assicurazione all'Inail contro gli infortuni come casalinga - percepisce un reddito di locazione della seconda casa, per un importo di quasi seimila euro, soggetto a cedolare secca. Il suo consulente sostiene che nella dichiarazione dei redditi 2024 non potrà portare in detrazione alcuna spesa (per esempio, le spese sanitarie, i farmaci, la detrazione per risparmio energetico, di cui ha fruito solo per tre rate su 10 eccetera) e non può essere considerata a carico del marito. Inoltre, l'Asl competente ha riferito che la signora non ha diritto all'esenzione o riduzione del ticket sanitario regionale (il riferimento è la Regione Veneto), in quanto dovrebbe iscriversi alle liste di collocamento. È corretto che, nella situazione prospettata, una donna che decide di dedicarsi alla famiglia non abbia diritto ad alcuna agevolazione, considerato, peraltro, che l'Imu sulla seconda casa data in locazione è talmente alta che, sommata alla cedolare secca, azzera (quasi) il reddito percepito?
Quesito con risposta a cura di
Gianluca Dan
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