Se un’azienda rimanda all’estero un impatriato
Un contribuente, rientrato in Italia dall’estero, sta fruendo del regime impatriati. Dopo un anno, egli è costretto a trasferirsi nuovamente all’estero, a causa di modifiche contrattuali imposte dal datore di lavoro. Questo soggetto è tenuto a restituire le imposte agevolate, comprensive di sanzioni e interessi? Oppure, trattandosi di una causa di cessazione dal regime non imputabile al lavoratore, ma imposta dall’azienda, è possibile evitare l’applicazione di sanzioni e interessi?
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