Solaio interpiano: regole e oneri per il rifacimento
Ho acquistato un'abitazione al primo piano, in un edificio del centro storico, che era in pessime condizioni. Dal rilievo e dall'esame, è risultato che il solaio intermedio posto tra l'abitazione e quella sottostante era il risultato di più sovrapposizioni ed era staticamente molto precario. In seguito, nel rifacimento dello stesso, la proprietà sottostante, oltre a impormi l'onere esclusivo della responsabilità e la messa in sicurezza, ha preteso che quello sotto rimanesse dov'era; mantenendo lo stesso livello di calpestio, ho eseguito un nuovo solaio in ferro. Oggi la proprietà sottostante ha rimosso (senza dirmi nulla) il vecchio solaio sottostante, guadagnando almeno 40 centimetri di altezza sulla sua abitazione che originariamente era di 2,2 metri, mentre anch'io avrei potuto beneficiare di un aumento di altezza dei miei vani. È legittimo l'intervento fatto, con l'appropriazione del volume? Almeno metà di questo non sarebbe dovuto essere anche mio?
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