Stato di invalidità e periodo di comporto
La Corte di cassazione, con sentenza 9395/2017, ha stabilito che il licenziamento di un invalido civile, iscritto nelle categorie protette, è legittimo solo se le assenze per malattia superano il periodo di comporto e non sono legate all'invalidità stessa; diversamente le assenze non vanno computate ai fini del calcolo del comporto in questione.Va considerata la sola tipologia di invalidità (patologia specifica) che al tempo qualificò il disabile come appartenente alle categorie protette, determinandone l'assunzione? O bisogna tenere conto dell'attuale stato di salute (peggiorato negli anni, con aumento della percentuale di invalidità, da ulteriori patologie), noto all'azienda?
Quesito con risposta a cura di
Stefania Radoccia
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