Superata la clausola del 1976 sul consiglio di condominio
Il regolamento di un condominio a uso stagionale, risalente al 1976, contempla il potere del consiglio di condominio di deliberare su spese straordinarie entro un preciso limite (un milione di lire), che nel tempo è stato ridefinito dall’assemblea fino all'importo di 10mila euro. Tale clausola è ancora legittima? Lo si chiede perché la legge 220/2012, di riforma del condominio, e i pronunciamenti giurisprudenziali riconoscono al consiglio di condominio unicamente compiti consultivi e di controllo. Considerando ciò, eventuali potestà deliberative dovrebbero semmai ritenersi circoscritte a specifici mandati dell’assemblea, di volta in volta conferiti con contenuto predeterminato e circoscritto? Ed entro quali limiti economici?
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